Una missione umanitaria in Ucraina per salvare 80 profughi dalla guerra passando dalla città di Záhony. Questo l’obiettivo portato a termine dalla Juventus negli scorsi giorni. Si tratta soprattutto di bambini tra i 6 e i 14 anni. Il tutto è potuto andare a buon fine anche grazie al sostegno dell’Ungheria.

Záhony-Torino: portati in salvo 80 profughi 

Da Záhony a Torino per provare a fuggire dalla guerra ed avere una vita migliore. La Juventus con due pullman e circa 20 persone è partita alla volta di Záhony per mettere in salvo alcuni bambini e le loro famiglie (soprattutto mamme). Il club bianconero scende così in campo in prima persona, facendo diventare le parole in fatti concreti. La società torinese si è mossa dopo aver raccolto l’appello della Federazione Calcistica Ucraina che chiedeva di portare in salvo i giovani giocatori delle loro accademie.

2.800 chilometri tra andata e ritorno ma mai a mani vuote. Perché i due pullman della Juventus sono tornati si con 80 persone ma sono partiti carichi di vestiti, medicinali e generi di prima necessità da portare ai più bisognosi. La delegazione bianconera, capitanata dall’amministratore delegato Maurizio Arrivabene, non è però arrivata direttamente in Ucraina ma si è fermata a Záhony. Le operazioni per portare in salvo i profughi sono coordinate dal Console Generale ungherese Jenő Csiszár.

“Non si poteva osservare senza agire. Non si poteva commentare senza tentare in ogni modo di mettere in piedi un’operazione. La guerra in Ucraina, giorno dopo giorno sta generando dolore e morte, ma soprattutto sta distruggendo la vita quotidiana di milioni di persone che sono costrette a rifugiarsi fuori dal loro Paese. Ci sono momenti in cui bisogna dimostrare di essere vicini a chi soffre con atti concreti. Una parte dei profughi è stata recuperata in seguito a una richiesta di aiuto della Federazione Calcio ucraina per portare in salvo i bambini e i ragazzi delle scuole calcio evacuati da Kiev, Kharkiv e dalle altre zone colpite dai bombardamenti” – Maurizio Arrivabene

Già altre squadre ungheresi si erano mosse per aiutare i giovani calciatori ucraini. Come ad esempio il Kisvárda di cui abbiamo parlato in questo articolo: leggi qui.



Per rimanere sempre informato sull’Ungheria: clicca qui!

 

© Riproduzione riservata