Rassegna stampa settimanale curata dal sito Live in Budapest con le principali notizie apparse su giornali e blog ungheresi. 

Orbán conferma neutralità dell’Ungheria

La risposta di Orbán è sempre la medesima: L’Ungheria vuole rimanere fuori da questa guerra e quindi non consentirà spedizioni di armi o invierà armi in Ucraina. Inoltre secondo il premier chiudere il rubinetto del petrolio e del gas russo significherebbe far pagare il prezzo della guerra alle famiglie ungheresi. L’85% delle famiglie ungheresi sono riscaldate dal gas e il 64% delle importazioni di petrolio ungheresi provengono dalla Russia (telex)

L’Ungheria supera il Portogallo

 L’Ungheria guadagna due punti percentuali sul potere di acquisto interno rispetto alla media UE, passando dal 74 al 76% e supera il Portogallo. Si tratta di un notevole passo in avanti, dato che tra il 2008 e il 2017 il potere di acquisto era passato solo dal 64 al 69%. Il governo parla di smentita delle voci critiche che legavano la crescita dell’economia ungherese ai fondi europei. Ma l’economia e gli scossoni sul GDP dei paesi UE hanno risentito fortemente nel 2020 delle vicende legate alla pandemia da covid19. (Vilag Gazsgasag)

Profughi

 Sono 12.000 circa i profughi giunti ieri dall’Ucraina in Ungheria, comunica il ministero degli interni, di cui circa la metà arrivati attraversando la Romania. Di questi in 1329 hanno proseguito fino a Budapest, dove ora vengono convogliati presso la stazione periferica di Kobanya-felso e trasportati in bus verso il palazzetto BOK, nei pressi dello Stadio della Nazionale Ferenc  Puskás  (telex) Secondo il sottosegretario Zoltan Kovacs il numero di profughi totali arrivati dall’inizio del conflitto supera ormai i 500 mila. (MSNBC)

Anonymus

attacco hacker di Anonymus ai siti filo-Orbán ungheresi. “questo sito fa parte della propaganda governativa” è quanto è comparso a grandi lettere in apertura di siti come Nemzeti Sport, il principale giornale sportivo, Metropol, free press, Szabad fold, alla lettera terra libera, che ha come sottotitolo “il giornale della provincia ungherese” e 888.hu. Alle 9.30 i giornali erano ancora tenuti offline. (telex)

Oscar

L’Ungheria festeggia il premio Oscar 2022 per la miglior scenografia andato a Zsuzsanna Sipos per Dune, film girato da Denis Villeneuve quasi interamente in Ungheria negli studi Origo. Il film ha raccolto in totale sei statuette. E’ il riconoscimento delle grandi professionalità del cinema ungherese, che attira sempre più produzioni internazionali. La Sipos aveva lavorato con Will Smith, vincitore dell’oscar per la migliore interpretazione maschile, in Gemini Man (index)

Marki-Zay

lunga domenica di campagna elettorale per Marki-Zay, a fianco dei candidati nei collegi della capitale, ma anche nei media. Ha avuto modo di presentare nuovamente il suo programma che prevede tra l’altro esenzione fiscale per i redditi bassi, aumento del 50% degli stipendi degli insegnanti, bonus energia, sul modello austriaco e lituano, al posto del blocco dei prezzi del gas. (telex)

Attila in Catalogna

Prestigioso secondo posto nell’ultima tappa del giro della Catalogna per l’ungherese Attila Valter del team Groupama, dietro il nostro Andrea Bagioli. Per Valter, a cui manca ancora la prima vittoria in una gara del World Tour è un ottimo viatico in vista del giro d’Italia 2022 che inizierà a maggio con partenza dall’Ungheria (Magyar Nemzet)

Vertice V4 boicottato

Salta il vertice tra i ministri della difesa dei paesi di Visegrád in programma n settimana a Budapest. (hvg) Dopo quella della ministra della difesa ceca, è diventata ufficiale anche la defezione del collega polacco. Decisione confermata anche da fonti governative. Pare che dopo il premier Duda anche Jaroslaw Kaczynski in persona abbia espresso le su riserve sulle decisioni ungheresi, auspicandosi poi che dopo le elezioni possa cambiare il punto di vista ungherese sugli aiuti all’Ucraina (hvg)

Lettera aperta di Marki-Zay a Orbán

Il leader dell’opposizione parla di casse dello stato in situazione disastrosa a causa dell’aumento della spesa in vista delle elezioni, col fiorino vicino a quota 400 contro euro e inflazione galoppante e si chiede a cosa si prepara Orbán dopo le elezioni in caso di vittoria: ridurrà le generose agevolazioni fiscali familiari, aumenterà come in passato l’IVA fino a raggiungere il 30%, la cifra più alta al mondo, istituirà tasse ad hoc per le società ungheresi non ancora di proprietà dei suoi oligarchi? (index)

Urna tra i rifiuti

Non poteva mancare un giallo in questi giorni pre-elettorali. Vicino Marosvásárhely, nella Transilvania romena con una grande componente etnica ungherese, è stata rinvenuta sul ciglio di una strada un’urna contenente schede elettorali ungheresi, con apposto già il voto, tutti in favore dell’opposizione (hvg)

Pegasus

Tra i più di 300 sorvegliati dallo spyware Pegasus in Ungheria è comparso anche il nome di Ilona Patócs, avvocato, difensore di István Hatvani, condannato per l’omicidio nel 1996 dell’uomo d’affari slovacco, implicato in organizzazioni mafiose, Jozsef Prisztas. Hatvani è stato scagionato nel 2019 in seguito alle confessioni dal sicario della mafia Josef Rohac. Patocs non è il primo avvocato a venire intercettato dal governo ungherese con Pegasus, stessa sorte è toccata anche al presidente dell’Ordine degli Avvocati Janos Banati e a Csaba Nagy Ajtony, l’avvocato di Lajos Simicska (telex)

Nascosto a Budapest

Si nasconderebbe a Budapest con la famiglia Mykola Prysyazhnyuk, ex ministro dell’agricoltura ucraino del governo filorusso di Janukovic, implicato in casi di tangenti in seguito ad accordi commerciali con la Cina. Secondo Napi.hu dopo le proteste in Ucraina del 2014, diversi politici ucraini filorussi hanno ottenuto il passaporto ungherese per doppia cittadinanza o per la procedura semplificata di naturalizzazione. ad esempio il deputato Alexander Sepelev o Roman Naszirov, capo delle autorità fiscali ucraine. (Napi.hu).

La nave dei folli

E’ arrivato oggi in Ungheria direttamente dal Louvre di Parigi “la nave dei folli” uno dei dipinti più famosi di Hieronymus Bosch, sul quale si aprirà una grande retrospettiva al Museo di Belle Arti di Budapest, visitabile a partire dal 9 Aprile (hvg)



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Fonte: Live in Budapest

Foto di copertina: Coceancig/UngheriaNews