Rassegna stampa settimanale curata dal sito Live in Budapest con le principali notizie apparse su giornali e blog ungheresi. 

Covid

Comunicati i nuovi dati della pandemia che sono ancora, di lunedì, riferiti ai tre giorni del weekend. si confermano le medie dei giorni precedenti con 27 mila circa nuovi positivi da venerdì a domenica e 392 decessi. Rispetto alla settimana scorsa salgono del 20% gli ospedalizzati. 1834.000 gli ungheresi che hanno ricevuto la terza dose (index) Inizia oggi l’open week per le vaccinazioni organizzata dal governo. Si registrano lunghe file davanti ai centri vaccinali (Magyar Nemzet)

Marki-Zay contro la vaccinazione obbligatoria

Interrogato sulla annunciata introduzione da febbraio della vaccinazione obbligatoria in Austria, Marki-Zay è sempre europeista nel dire di voler comunque seguire l’esempio delle nazioni che stanno affrontando meglio la pandemia, ma afferma che non ha introdotto il green pass neanche nel comune di Hodmezovasarhely in cui è sindaco, perché ritiene che ognuno sia libero di decidere riguardo alla propria salute (telex)

Il momentum di Anna Donath

Anna Donath è stata eletta ieri nuova presidentessa di Momentum, posto reso vacante dalle dimissioni di Andras Fekete-Gyor dopo i deludenti risultati del partito alle primarie dell’opposizione, dove era giunto solo quinto su sei partiti con il 3% delle preferenze. Anna Donath, tra le fondatrici del partito nel 2018, era stata inaspettatamente parlamentare europea nel 2019, ed ha vinto la presidenza un po’ a sorpresa su Anna Orosz, altra cofondatrice del partito e capace di battere alle primarie di ottobre il rappresentante di DK nell’influente distretto di Ujbuda. (telex)

Ferencvaros sugli scudi

Ancora vittoria in uno scontro diretto per il Ferencvaros, che si impone con grande sicurezza per 3-0 contro il Fehervar e consolida il primo posto in classifica. Lo attende ora la trasferta spagnola di Europa League, contro il Betis. Iniziata, per ora con scarso successo, la campagna “Diciamo no agli insulti!” per premiare il settore col tifo più sportivo della Groupama Arena (Magyar Nemzet)

Opposizione

Con le primarie sono stati decisoli i candidati unici dell’opposizione ungherese unita nei collegi uninominali e il nome candidato premier, ora è il tempo di mettersi d’accordo per i nomi sulla lista unica al proporzionale. tra le domande in sospeso telex si chiede se ci sarà una settima frazione, in quota Marki-Zay, se ci sarà posto per tre candidati rom e quale sarà il posto in lista di Ferenc Gyurcsany (telex)

Fiorini ai record negativi

Ha superato quota 370, record di sempre la quotazione dell’euro contro il fiorino. Mai così in basso la valuta ungherese. I motivi sono sia esterni che interni: il rafforzamento del dollaro, che non avvantaggia mai le valute minori, l’introduzione la settimana scorsa del doppio sistema di tassi di interesse da parte della Banca centrale ungherese e il peggioramento della situazione pandemica che aumenta l’incertezza economica nel paese. (hvg)

I migranti al confine polacco bielorusso puntano a sud

Sono comparsi i primi gruppi di migranti al confine bielorusso-ucraino, rafforzando la preoccupazione che si apra una nuova rotta migratoria per coloro che vengono respinti dalla polizia polacca che passa per il confine ucraino, distante solo 300 Km dal punto focale dell’attuale crisi bielorussa-polacca e punti verso la Slovacchia, o l’Ungheria, come ingresso in UE. il confine Ucraina e Bielorussia è lungo 1084 chilometri, di cui 750 sono confini terrestri, 375 chilometri di fiumi e laghi e 120 costituiti dall’ area contaminata dopo l’esplosione nucleare di Chernobyl. (Magyar Nemzet)

Covid

Crescono ancora i numeri della pandemia in Ungheria; registrati ieri 12637 nuovi positivi e 176 decessi. Il numero di positività totali dall’inizio della pandemia ha ormai abbondantemente superato il milione, in un paese di 10 milioni scarsi di abitanti. 256.000 i vaccinati nei primi due giorni della open week voluta dal governo. tra questi 32.000 che finora non si erano ancora sottoposti a vaccinazione (hvg)

Orban vs Norvegia

Per la prima volta in tre decenni, non ci sarà una dichiarazione finale congiunta sulla cooperazione tra i paesi del Sistema Economico Europeo, che racchiude i paesi UE più Islanda, Liechtenstein e Norvegia a causa del veto ungherese. E’ la prima rappresaglia di Orban contro il mancato sostegno all’Ungheria dal Fondo norvegese nel ciclo di bilancio 2014-2020. Il Paese scandinavo aveva chiuso i rubinetti perché non poteva accordarsi con il governo sulla distribuzione dei fondi alle associazioni civili che difendono i diritti civili in Ungheria, Potrebbe essere il primo di una lunga serie di veti ungherese (nèpszava)



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Fonte: Live in Budapest

Foto di copertina: Coceancig/UngheriaNews