Votata la fiducia al nuovo governo ungherese ieri 16 maggio. Nasce il quinto governo Orbán, il quarto consecutivo. Un governo, nato dal risultato elettorale del 4 aprile, incentrato sulle questioni economiche dove non ci sarà un Ministero autonomo né per l’istruzione né per la salute.

Economia, pace ed energia le priorità

Nel suo discorso di insediamento Orbánsi è concentrato su questioni economiche, sulla guerra in Ucraina e sulle riserve energetiche dell’Ungheria. In particolare il primo ministro ha ribadito come la Nato è un’allenaza militare difensiva e non deve intervenire in conflitti esterni, mentre ha nuovamente criticato il primo ministro ucraino per essersi intromesso nella politica interna ungherese. 

Un governo senza ministero dell’istruzione

Nella lista dei nuovi ministri spiccano le assenze per un Ministero dell’Istruzione e della Salute. Già nei governi precedenti l’istruzione era stata inserita all’interno del Superministero delle Risorse umane che però oggi è stato cancellato. L’Istruzione nel nuovo governo passa, insieme alla Sanità, sotto il Ministero dell’Interno con una Commissione ad hoc. Ovviamente la scelta è stata subito contestata dalle organizzazioni di categoria degli insegnanti.

Ecco la lista dei ministri del quinto governo Orbán:

  • Zsolt Semjén: Vice-primo ministro con delega a politica nazionale, minoranze nazionali e politica religiosa.
  • István Nagy: Ministro dell’Agricoltura.
  • Sándor Pintér: Ministero dell’interno.
  • János Lázár: Ministro delle costruzioni e investimenti.
  • Kristóf Szalay-Bobrovniczky: Ministro dell’esercito.
  • Judit  Varga: Ministro della giustizia.
  • Jánost Csák: Cultura e innovazione.
  • Pétert Szijjártó: Ministro degli esteri.
  • Antalt Rogán: Capo di gabinetto del primo ministro.
  • Gulyás Gergely: Capo della presidenza del primo ministro.
  • Mihály Varga: Ministro delle finanze.
  • László Palkovics: Ministro della tecnologia e dell’industria.
  • Márton Nagy: Ministro dello sviluppo economico.
  • Tibor Navracsics: Ministro dello sviluppo e degli investimenti dell’Unione europea.



Per rimanere sempre informato sull’Ungheria: clicca qui!

 

© Riproduzione riservata

Foto: magyar nemzet