L’Ungheria, unico paese ad opporsi alle sanzioni sul petrolio russo, sarà protagonista al consiglio europeo che si apre oggi pomeriggio a Bruxelles. Sembra raggiunto l’accordo sull’esclusione dall’embargo delle forniture che provengono dall’oleodotto Druzhba che rifornisce a sud anche Slovacchia, Repubblica Ceca, e a nord Germania e Polonia. L’Ungheria rischia di tagliarsi fuori dai fondi UE se non metterà fine alla dipendenza energetica dalla Russia, ma sono in arrivo finanziamenti per aumentare la capacità dell’oleodotto adriatico tra l’Ungheria e i terminal petroliferi croati e per la riconversione delle raffinerie magiare. (hvg) (Nèpszava) Secondo il filogovernativo (Magyar Nemzet) il governo sta solo difendendo l’economia ungherese dal rialzo del prezzo dei carburanti e dell’inflazione che si sono già verificati in questi giorni e le sanzioni avrebbero gravi conseguenze.
Da quando è uscito dal PPE Orban prova a costruire la grande alleanza dei sovranisti in Europa. Un progetto di difficile attuazione visto i tanti argomenti divisivi tra le destre, come ad esempio l’aumento e l’allocazione dei fondi UE, a cui si è aggiunta la guerra che vede tra gli altri, sovranisti cechi ed estoni su posizioni radicalmente opposte. Si sfalda inoltre l’intesa tra Ungheria e Polonia, e perdono posizioni interne il Pis polacco e Alternative fur Deutschland. A unire tutti sempre la lotta sullo stato di diritto. Ne parlano due analisti ungheresi su (index). Intanto Orban, che alla conferenza della destra americana a Budapest ha parlato di 2024 come anno cruciale per i conservatori internazionali tra presidenziali USA ed elezioni del parlamento europeo, ha incontrato venerdì Marine Le Pen. Secondo il Financial Times Orban in persona ha chiesto alla Banca Commerciale Ungherese di elargire il corposo prestito arrivato nelle casse del Rassemblement National per le elezioni. (24.hu)
A parità di stipendi l’orario di lavoro la produttività dei lavoratori in Ungheria è del 30% inferiore a quella della media UE. Ne è una prova indiretta il fatto che dall’ingresso nella UE il PIL ungherese si sia avvicinato solo in parte, dal 63% al 76% alla media comunitaria. (Nèpszava)
L’Ungheria è terra di grandi fotografi. Su Telex Szabolcs Barakonyi ci parla di Peter Horvath, reporter per tutte le maggiori testate ungheresi dagli anni 70 ad oggi, presente anche nel novembre 1989 alla caduta del muro di Berlino, ma che ha immortalato in un vivido bianco e nero anche gli ultimi decenni del 900 a Budapest. (telex)
Raggiunto nella notte l’accordo sull’embargo al petrolio russo, che vedrà escluse per ora le forniture tramite l’oleodotto Druzha, che serve Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca. Confermata la clausula di garanzia nel caso che la fornitura tramite oleodotto venga ridotta per motivi esterni. Ursula von der Leyen ancora fiduciosa per sostituire nel giro di un paio di mesi, completamente il petrolio russo aumentando la capacità dell’oleodotto Adriatico dalla Croazia via mare. Se riconvertendo le raffinerie ungheresi.
Orban: “Abbiamo difeso lo stop a i prezzi, e siamo riusciti a respingere la proposta della Commissione europea che voleva vietare l’uso del petrolio dalla Russia in Ungheria”. Decisiva forse l’intermediazione polacca. Il premier Mateusz Morawiecki: “senza l’accordo sarebbe difficile parlare di un’azione efficace contro la macchina da guerra di Putin”. (hvg)
SCIOPERO
La presidentessa della Repubblica Katali Novak ha controfirmato la legge che inasprisce la procedura per la richiesta di sciopero da parte degli insegnanti, respingendo le richieste di rimandare alla camera il testo di legge. Lo sciopero non concordato nella scuola, pur molto leggero rispetto alle abitudini italiane, a poche settimane dal voto aveva messo in apprensione il governo. In Ungheria non esiste un ministro della pubblica istruzione, le competenze spettano al ministro degli interni. Katalin novak si dimostra una presidentessa molto abile e attiva in politica estera, e efedele e assertiva nei confronti delle linee del primo ministro. (telex)
TARGHE
Si stanno moltiplicamdo le segnalazioni di furti di targhe automobilistiche ungheresi, per usufruire del rifornimento di benzina al prezzo politico imposto dal governo, di 480 fiorini, 1.20euro circa, consentito da venerdì scorso solo per autoveicoli con targa ungherese. (24.hu)
CALCIOMERCATO
Il colpo di mercato finora è stato del Ferncvaros con l’acquisto dallo Sheriff Tiraspol, in difficoltà per i venti di guerra, del nazionale maliano Adama Traoré, del valore di 3 milioni di euro, che ne fanno il terzo top player del campionato. Il Fradi ha concluso anche per il il difensore olandese Mats Knoester. Il Debrecen è sulle tracce del nazionale montenegrino Meldin Dreskovics e del croato Ante Erceg. L’Újpest, invece, perde il georgiano Giorgi Beridze, che va in Turchia. (Nemzeti Sport)
VETO UNGHERESE: ACCORDO SULL’EMBARGO
Raggiunto il faticoso accordo sull’embargo al petrolio russo, l’Ungheria potrebbe non votare il sesto pacchetto di sanzioni UE alla Russia in nome della libertà di religione, per le limitazioni a cui incorrerebbe il patriarca ortodosso Kirill. (telex) Michael Galer, portavoce del partito popolare europeo invita il governo ungherese a vergognarsi e dice a giorni scopriremo come la Russia stia ricattando l’Ungheria. (hvg)
IL RITIRO DELLA SLOVENIA
Con la prossima formazione del nuovo governo sloveno, che dopo le elezioni recenti, volterà le spalle alle posizioni conservatrici di Orban, cade anche la rete di interessi economici e mediatici che Orban aveva costruito nel paese. il primo passo è ad opera del proprietario ungherese del settimanale Demokracija che ha venduto la sua partecipazione nel quotidiano, Nova obzorja, a Nova24TV. (Nèpszava)
MORTE DI UNA LEGGENDA
È scomparso ieri all’età di 75 anni Istvan Szoke, leggenda del Ferencvaros e autore di gol fondamentali per la nazionale ungherese negli europei del 72. Aveva giovato anche sabato scorso nella partitella tra vecchie glorie nel centro di allenamento del Ferencvaros a Nèpliget. (index)
UNGHERIA VS UCRAINA
Pronta replica ucraina alle parole di Laszlo Köver, presidente della camera ungherese e membro fondatore di Fidesz, che sabato aveva dichiarato a hirTV: “Zelenskyi ha problemi psicologici personali”
Dall’ufficio della presidenza ucraina le affermazioni vengono bollate come barbare e inaccetabili, degne di un non politico e ancora “Chi è colpevole ha molto da dire. Riconosci un asino dalle orecchie, uno sciocco dalle sue parole. Lingua lunga e piccolo cervello”. Si parla anche di DNA fascista ungherese rievocando il massacro di Korjukivka, del 1943, che vide l’eccidio di 6700 civili per ritorsione a un attacco partigiano, da parte delle forze ungheresi dell’Asse. il Ministero degli Esteri ucraino ha risposto chiedendo a Kover un certificato di salute mentale e in riferimento al conflitto in corso “In un senso più ampio, sfortunatamente, i politici ungheresi contaminano con insistenza l’Ucraina e lavano i panni peccaminosi della Russia. Questa posizione non sorprende, poiché l’Ungheria si è più volte schierata dalla parte del male nel corso della sua storia “. (telex)
PENTECOSTE
“Allora apparvero davanti a loro delle lingue di fuoco, che si dissiparono e si posarono su ciascuno di loro. Furono tutti ripieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in lingue diverse; come lo Spirito ha dato loro di parlare.” E’ oggi il lunedì di Pentecoste, festa rossa sul calendario in Ungheria, Il governativo Magyar Nemzet apre con un’intervista al capo della Chiesa Luterana Ungherese, il pastora Tamas Fabiny, che spiega il significato di ringraziamento della festa, che, fuori dall’aspetto commerciale di Natale e Pasqua, può essere meglio vissuta dai fedeli (Magyar Nemzet)
EXTRATASSE SU EXTRAPROFITTI
Arrivato il primo decreto che regolamenta il sistema di tassazione degli “extraprofitti” ndei maggiori settori economici.
– le compagnie aeree pagheranno circa 10euro apasseggero per ogni volo in uscita dall’Ungheria verso destinazioni europee e 25 per quelle extraeuropee. non coinvolge i passeggeri in transito
– tassate dello 0.3 % le transazioni finanziarie, con un massimale che passa da 6mila a 10mila fiorini. carrà anche per istituti tipo Revolut, molto popolare tra i giovani ungheresi
– raddoppieranno le tasse sulle auto aziendali
– tasse sulle aziende di telecomunicazioni a scaglioni progressivi, fino a un massimo del 7%
– 25% di extratasse anche sulle aziende petrolifere che trattano petrolio russo, che gode di un mercato molto favorevole nelle attuali condizioni (hvg)
SZIJJARTO CONTRO L’UCRAINA
Il ministro degli esteri Szijjarto dà piena ragione al presidente della Camera ungherese Laszlo Kover, che aveva parlato di problemi psichici per Zelensky, scatenando le ire delle istituzioni ucraine. Szijjarto cita l’irriconoscenza da parte degli ucraini per il mancato riconoscimento dell’aiuto umanitario ricevuto dall’Ungheria dall’inizio del conflitto. (index) Szijjarto ha anche festeggiato su Facebook, con una vecchia foto in comune, la vittoria di Boris Johnson nel voto di sfiducia all’interno del partito conservatore che si è svolto ieri (telex)