L’ultimo sondaggio sulle intenzioni di voto effettuato tra il 9 e il 14 febbraio dall’Istituto Publicus su richiesta del giornale Vasárnapi Hírek ha evidenziato una diminuzione del sostegno al partito di governo, Fidesz, che perde il 2% rispetto le ultime rilevazioni. Il sondaggio prende in considerazione anche gli indecisi sul voto che ad oggi sono il 44%.

Il Partito di Orbán si attesta così al 23% dei voti, rimanendo però pur sempre il partito più votato. Alle sue spalle i socialisti di MSZP al 13% e lo Jobbik (destra radicale) al 10% entrambi stabili. In crescita due partiti che si sono prodigati nella raccolta firme contro la candidatura di Budapest alle Olimpiadi del 2024, LMP (verdi) e MKPP (Partito ungherese del cane a due code) che arrivano rispettivamente al 4% e all’1%. Per la prima volta un sondaggio testa anche la presenza di Momentum dato all’1%, nonostante l’associazione promotrice della campagna NOLIMPIA non sia un partito. DK dell’ex-premier Gyurcsány diminuisce dell’1% e si attesta al 3%, mentre gli altri partiti della coalizione di centro-sinistra si attestano sotto l’1%.

Dopo l’apice raggiunto dal Fidesz nel’autunno del 2016 in concomitanza con il referendum sulle quote dei migranti da allora il partito di governo ha registrato un lieve, ma costante calo. Calo che però non ne mette in discussione il posto di partito più rappresentativo sulla scena politica ungherese.

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