Articolo di Giovanni Cola

Il conto alla rovescia è già partito e a giudicare dalle reazioni sui social network anche l’edizione di quest’anno dello Sziget Festival si preannuncia di grande spessore.

La line up definitiva degli artisti che si susseguiranno sui vari palchi allestiti sull’isola di Obuda è stata ormai completata. C’è da scommettere che le performances di Arctic Monkeys, Dua Lipa, Liam Gallagher, Gorillaz, Lana del Rey, Kendrick Lamar, Mumford & Sons, Shawn Mendes, Bastille, Clean Bandit (solo per citare i più famosi) andranno molto vicine al sold out.

L’obiettivo degli organizzatori è quello di consolidarsi oltre il mezzo milione di presenze complessive nel corso della settimana che andrà dall’8 al 15 agosto prossimi. Le premesse, stando alle cifre dei biglietti e dei pacchetti già venduti, ci sono tutte.

Quella dello Sziget Festival è un’offerta che va comunque ben al di là dell’aspetto prettamente musicale. E’ un’esperienza che potremmo definire extrasensoriale che riunisce giovani (ma non solo) da tutta Europa e anche oltre. Quasi una prova di resistenza fisica per chi decide di trascorrere gli interi sette giorni dell’evento sull’Isola della Libertà pernottando in tenda.

Ma è proprio questo il bello di una kermesse che ha saputo crescere di anno in anno e che si ripete dal 1993 con numeri sempre crescenti in termini di pubblico, di sponsor e di fatturato.

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Qualche mugugno è però arrivato lo scorso anno quando qualcuno dei partecipanti, oltre ad alcuni critici musicali del settore, ha storto un po’ il naso su una line up con un target definito troppo adolescenziale, con un focus ritenuto eccessivo sulla musica elettronica anche nei main event a discapito delle esibizioni live degli artisti di maggior successo internazionale. Nell’edizione 2018, almeno scorrendo i nomi dei partecipanti, pare si sia voluto provare ad ovviare a questa lacuna.

Ma lo Sziget ambisce ad essere molto più di un semplice concertone all’aria aperta. L’approccio multiculturale, gli spettacoli, gli approfondimenti e i dibattiti che terranno banco durante tutto il festival avranno quest’anno come filo conduttore la “Love Revolution”. Un messaggio anche politico, con una valenza sociale, in un tempo in cui si tende sempre più ad alzare steccati invece che ad abbatterli.

Per maggiori informazioni e per consultare il programma completo degli eventi: www.szigetfestival.it

 

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