Il 27 novembre scorso, l’istituto di ricerca Nézőpont, ha pubblicato l’ultimo e più aggiornato sondaggio sulle intenzioni di voto degli ungheresi. La ricerca è stata condotta su un campione di 2.000 persone rappresentative della società, ed ha un margine d’errore del 2.2%, tendenzialmente più basso rispetto ad altri istituti di ricerca, quali Zavecz e Publicus, che di solito mantengono un margine del 3.1%.
Nella tabella che vi proponiamo, sono rappresentate le percentuali che ciascun partito otterrebbe se oggi si votasse per le elezioni politiche, compreso il dato sull’indecisione/non voto, che è pari al 35% del totale. Motivo per cui, per avere un’idea più chiara e verosimile della situazione politica attuale, risulta interessante prendere in considerazione il dato assoluto del sondaggio, ossia comparare le percentuali di ciascun partito al netto dell’indecisione.
Seguendo questa logica, il partito di governo Fidesz si attesterebbe al primo posto con il 53% dei consensi, ossia del 4% superiore rispetto al risultato elettorale della scorsa primavera. Al secondo posto si conferma il partito di estrema destra Jobbik, seppur ridimensionato, con un gradimento pari al 15%, contro il 19.1% ottenuto alle scorse elezioni. A gravare sul risultato del primo partito d’opposizione vi è anche la scissione che ha subito a Maggio, in seguito al proprio congresso, che ha portato alla fondazione di un nuovo partito anti-establishment di estrema destra, Mi Hazánk (la nostra patria), che secondo la rilevazione di Nézőpont si attesta al 2%.
Dopo Fidesz e Jobbik, troviamo il Partito Socialista al 10% (-1.9%) e la formazione di centro-sinistra Coalizione Democratica dell’ex Primo Ministro Ferenc Gyurcsány al 7% (+1.6%). Infine, al di sotto della soglia di sbarramento necessaria per entrare in parlamento, troviamo il movimento giovanile e liberale Momentum, il partito verde LMP ed il Partito del Cane a due Code, tutti al 4%.
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