“Al momento la lotta contro l’epidemia consume tutte le mie energie e le mie forze“, questa il motivo del rifiuto di Orbán all’invito al Parlamento europeo, scritto dallo stesso premier magiaro nella lettera inviata a David Sassoli, presidente del parlamento europeo.

Il parlamento europeo discute di Ungheria

Il 14 maggio il parlamento europeo in sessione plenaria discuterà del “caso Ungheria”. Ovvero discuterà sui problemi dello stato di diritto nel paese con lo stato d’emergenza votato a causa del coronavirus. Il presidente del parlamento, l’italiano David Sassoli, ha chiamato a Bruxelles per partecipare al dibattito il primo ministro ungherese Orbán. Ma il premier ha rifiutato “l’invito” e al suo posto manderà Judit Varga, Ministro della Giustizia”. Il parlamento europeo continua il suo lavoro e giovedì mattina gli europarlamentari discuteranno in seduta plenaria la situazione ungherese. L’Ungheria è nell’occhio del ciclione per le misure d’emergenza prese dal governo del Fidesz che molti commentatori hanno ritenuito eccessive e sproporzionate, secondo alcuni addirittura a rischio “dittatura” (per info clicca qui).

Viktor Orbán ha risposto declinando l’invito di Sassoli. Il premier ha scritto una lettera in cui si dice dispiaciuto per l’impossibilità di andare a Bruxelles. Orbán ha fatto sapere di volere concentrare tutte le forze del momento per combattere l’epidemia di coronavirus e di non avere tempo ora per questo genere di discussioni. Al suo posto l’Ungheria manderà Judit Varga, ministro della giustizia. Orbán avrebbe voluto intervenire al parlamento europeo con un video, ma Sassoli ha rifiutato.

L’Ungheria e gli attriti diplomatici

In queste settimane non è la prima volta che Orbán rifiuta il confronto con personalità europee sulla situazione dell’Ungheria. Già per quanto riguarda la discussione all’interno del PPE il leader ungherese si era dimostrato parecchio scocciato per la discussione su una sua possibile espulsione del gruppo e su negoziazioni che avrebbero dovuto svolgersi proprio nel mezzo della crisi del coronavirus dichiarando “non ho tempo per le critiche, lotto contro la pandemia”.

Il clima tra l’Ungheria e gli altri paesi europei non è dei più limpidi in questa settimana se si pensa che anche il Ministero degli esteri ungherese, Peter Sziijarto, gli scorsi giorni ha convocato cinque ambasciatori esteri  (Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia) accusati di aver diffuso fake news per screditare il governo ungherese.

L’ultima volta di Orbán a Bruxelles

L’ultima volta di Orbán in una seduta plenaria dell’Europarlamento è stato nel settembre del 2018 nel caso Sargentini. Anche all’epoca si discuteva della situazione della democrazia in Ungheria con particolare riguardo alla nuova Costituzione ungherese.

Se l’Ungheria sta vincendo la sua battaglia contro il coronavirus, i nuovi contagiati continuano ad essere di numeri modesti, sta perdendo la sua battaglia sui rapporti diplomatici in Europa.

 

 

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Foto: Thierry Monasse/Getty Images