Tradizionale conferenza stampa del governo ungherese. Questa volta però vi prende parte anche il premier ungherese Viktor Orbán per fare il punto dell’anno passato e valutare la situazione per il 2022. Ecco i punti principali.

 

2021: combattere il virus e far ripartire l’economia

Viktor Orbán ha iniziato il discorso ricordando che il 2021 si è concentrato su due punti: combattere il virus e riavviare l’economia. Il premier ha sottolineato l’importanza del vaccino per combattere il virus e di come l’Ungheria abbia oggi una grande riserva di vaccini pfizer. Sono disponibili più di 2,4 milioni di dosi pfizer. Inoltre verranno ordinate 9,5 milioni di dosi pfizer contro Omicron.

Le persone vaccinate sono a circa 6 milioni. La protezione basata sulla vaccinazione ha detto Orbán continuerà. Il prossimo focus sarà la vaccinazione dei bambini di 5-11 anni e la terza vaccinazione. Il primo ministro ha ricordato che l’Ungheria è il paese più avanti con le terze dosi in Europa.

 

L’economia ungherese

La performance dell’economia ungherese ha già superato il livello prima dell’epidemia di coronavirus ha affermato Viktor Orbán. Potrebbe crescere oltre del 6% quest’anno e tra il 4-5% l’anno prossimo.

Nel 2022 verranno introdotte nuove misure di politica economica, come esenzioni fiscali per i minori di 25 anni. Verrà restaurata la tredicesima per i pensionati. Verranno aumentati gli stipendi di numerose categorie. Per una riadeguazione degli stipendi più strutturale bisogna però aspettare i risultati economici dei prossimi mesi.

 

Referendum sulla tutela dei minori

Nel 2022 ci sarà il referendum sulla “protezione dell’infanzia”. Per Orbán lo scopo del referendum è vigilare sull’educazione sessuale dei bambini. “Non sono i politici a dover decidere l’educazione dei bambini, sono i genitori che devono decidere“. Per il premier questa del referendum è una soluzione democratica.

L’immigrazione e l’educazione dei bambini sono le due questioni internazionali più importanti per Orbán. “In Ungheria non sarà l’élite ma il referendum che deciderà su entrambe le questioni”.

 

Energia e prezzi

I prezzi dell’energia internazionale sono alti, ma il sistema dei prezzi fissi protegge le famiglie, ha sottolineato il premier. Il progetto della UE è quello di introdurre nuove tasse, tasse che penalizzeranno più paesi dell’Europa, tasse che penalizzeranno i proprietari di auto e case. L’Ungheria vuole contrastare questo piano.

 

Immigrazione

La procedura di richiesta d’asilo deve essere condotta nei paesi fuori dell’area Schengen. Secondo il premier inoltre l’UE deve rimborsare il costo della costruzione della recinzione e della difesa dei confini.

“Non sostengo la vaccinazione obbligatoria”

In risposta alle domande dei giornalisti il premier ha dichiarato che: “lavoriamo costantemente per convincere le persone a vaccinarsi, la terza dose è fondamentale. Sarebbe meglio se tutti fossero vaccinati, ma spero di poter evitare che ci sia una la vaccinazione obbligatoria”.

Presidente della Repubblica

A maggio scade il mandato di János Áder. Dopo due mandati non si può ricandidare. La candidata potrebbe essere Katalin Novák, oggi Ministro della famiglia.

Costo del test rapido

La giornalista di RTL chiede se è nel progetto del governo mettere un prezzo calmierato anche per i test rapidi in quanto in Europa occidentale questi costano di meno rispetto all’Ungheria. Il premier ha risposto che dal suo punto di vista i test PCR hanno una valenza migliore. Per quanto riguarda il prezzo anche lui non condivide e capisce questa differenza di prezzo, ma è il libero mercato a creare questo prezzo. Verranno svolte indagini per capire se si è creato un cartello, ma non è revisto un test calmierato su questo tipo di test.



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