Nel nuovissimo governo rumeno di coalizione a tre guidato dal Primo Ministro Florin Cîțu entra a far parte il partito dell’Alleanza Democratica degli Ungheresi di Romania (Romániai Magyar Demokrata Szövetség/RMDSZ) guidato da Hunor Kelemen.

Viktor Orbán si è subito congratulato con Florin Cîțu per l’ottenuta nomina a guidare il nuovo governo formulando, in una nota trasmessa al Primo Ministro rumeno di “ritenersi  convinto che la cooperazione tra Romania e Ungheria, basata sul rispetto reciproco, possa dare un contributo significativo allo sviluppo dei due paesi, alla crescita e al rafforzamento della cooperazione all’interno dell’Unione europea per un sempre crescente benessere dei rispettivi  cittadini negli anni a venire”.

Lo stesso Orbán ha poi espresso le sue sentite congratulazioni ad Hunor Kelemen, Segretario del l’RMDSZ assicurandolo, nella nota fattagli pervenire, “di poter contare sul sostegno del governo ungherese nello sviluppo delle relazioni tra i due paesi, nella cooperazione internazionale e nel raggiungimento degli obiettivi comuni”.

Kelemen Hunor in conferenza stampa col ministro degli esteri ungherese Szijjártó

La nomina di Florin Cîțu a capo del nuovo governo di coalizione (che succede al dimissionario Ludovic Orban che dal 22 dicembre scorso é il nuovo Presidente della Camera dei Deputati rumena), è avvenuta il 23 dicembre ottenendo la fiducia del parlamento conferita ad una coalizione tripartita nella quale l’RMDSZ é il più piccolo dei partiti rappresentati.

Nonostante ciò l’Alleanza Democratica degli Ungheresi di Romania é comunque riuscita a vedersi assegnati alcuni importanti posizioni e dicasteri come la Vice-Presidenza del Consiglio attribuita allo stesso Kelemen, il ministero della Pubblica Amministrazione e dello Sviluppo assegnato a ad Attila Cseke, mentre Barna Tánczos ed Eduárd Novák sono stati messi a capo rispettivamente dei ministeri dell’Ambiente, Gestione delle Risorse Idriche e delle Foreste e di quello della Gioventù e dello Sport.

Va da se che il nuovo programma governativo prevede l’adozione di una nuova legislazione a tutela dello status delle minoranze nazionali.



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Foto: Magyar Nemzet, Hungary Today