Con una diretta su Facebook, registrata in seguito ad una mattinata di consultazioni con medici ed esperti, il Primo Ministro ungherese Viktor Orbán ha annunciato che anche Budapest potrà godere, a partire da lunedì 18 maggio, di una drastica diminuzione delle misure restrittive, in vigore ormai da fine marzo. “Abbiamo vinto la prima battaglia contro il virus“, ha dichiarato il Primo Ministro nell’apertura della diretta.

Budapest si aggiunge così al resto del paese nell’allentamento generale delle misure di contenimento del coronavirus, ma con due settimane di ritardo. Infatti, al di fuori di Budapest e della contea di Pest, dei primi alleggerimenti delle misure si erano già registrati a partire dal 4 maggio. Tuttavia, mentre il resto dell’Ungheria da lunedì 18 maggio godrà di un ulteriore allentamento, che coinvolge questa volta anche la contea di Pest, a Budapest verranno messe in atto misure simili a quelle adottate nel resto del paese due settimane.

Così, se le principali misure restrittive vengono eliminate, rimangono in vigore le basiche norme di distanziamento sociale, ossia almeno un metro e mezzo di distanza, e l’obbligo di indossare la mascherina all’interno dei negozi e dei mezzi pubblici.

Ecco le misure, annunciate in conferenza stampa dal portavoce del governo Gergely Gulyás, che entreranno in vigore a Budapest a partire da lunedì 18 maggio:

  • Riapertura delle aree pubbliche all’aperto, come parchi e parchi giochi,
  • Riapertura di tutti i negozi,
  • I ristoranti, bar e pasticcerie dotati di giardino o terrazza potranno riaprire,
  • Possono riaprire anche spiagge, spa, terme e musei all’aperto
  • Dal 15 giugno potranno assistere massimo 200 persone a funerali e matrimoni,
  • Confermato l’orario preferenziale nelle farmacie e supermercati, tra le 9 e le 12, per gli over 65,
  • I singoli distretti potranno decidere circa i mercati coperti,
  • Si potranno tenere messe e altre funzioni religiose,
  • Fino al 1 settembre i ristoranti non saranno obbligati a pagare la tassa per gli spazi pubblici.

 

Ieri pomeriggio in occasione della conferenza stampa con il suo omologo serbo a Belgrado, Orbán ha annunciato inoltre che già a fine maggio il governo potrebbe rinunciare ai pieni poteri ottenuti dal parlamento per via della crisi sanitaria a fine marzo scorso. “Daremo la possibilità a tutti di potersi scusare con l’Ungheria per le ingiuste accuse rivolteci”, ha aggiunto Orbán in riferimento alle accuse ricevute da parte di alcuni paesi dell’UE circa la deriva autoritaria del paese danubiano.

Intanto, i dati aggiornati di oggi, sabato 16 maggio, indicano che dall’inizio della crisi in Ungheria si sono registrati 3.473 casi totali di coronavirus, di cui 1.371 attualmente ricoverati e 448 deceduti. Le statistiche indicano che il 56% degli infetti, il 78% dei deceduti, e il 61% dei ricoverati vive a Budapest o nella Contea di Pest.

Il numero di casi attualmente attivi e certificati di COVID-19 in Ungheria è di 1.664.

 

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