Alla fine del 2020, internet è stato invaso da meme andati poi virali che auguravano un buon 2021, d’altronde non poteva essere peggio dell’anno precedente. A pochi giorni dall’inizio dell’anno, un gruppo di sostenitori del presidente uscente degli Stati Uniti Donald Trump ha fatto irruzione a Capitol Hill (il Congresso degli Stati Uniti) per dimostrare il proprio supporto a Trump, chiedere nuove elezioni e non riconoscere il presidente eletto Joe Biden (che inizierà il suo mandato questo 20 gennaio).

Ed ecco arrivare nuovi post sui social media che riportano i fatti di Capitol Hill e ne fanno dell’ironia. Il 2021 non poteva essere peggio del 2020? Abbiamo manifestanti comodamente seduti all’interno dell’ufficio della presidente della Camera dei deputati Nancy Pelosi, gruppi di poliziotti che estraggono le armi per impedire l’ingresso dei manifestanti e ambigui personaggi che indossano pelli e copricapi rituali che urlano all’interno dell’Aula. E siamo solo al 6 gennaio.

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“Il 2020 é stato un anno molto strano. Giorno 6 del 2021”

La risposta dall’Europa è stata quasi unanime. Il primo ministro britannico Boris Johnson ha criticato quelle che ha definito delle “scene vergognose”. In Germania, la cancelliera Angela Merkel ha detto di aver provato rabbia e allo stesso tempo tristezza di fronte a queste immagini. La Russia ha incolpato il sistema elettorale statunitense descrivendolo come “arcaico”. Il primo ministro svedese Stefan Lofven ha parlato di un “un assalto alla democrazia”.

LA RISPOSTA UNGHERESE AI FATTI DI CAPITOL HILL

In questa parte d’Europa, oltre alle critiche ci sono stati anche dei silenzi. Il primo ministro ungherese Viktor Orbán, infatti, non ha espresso alcun commento. D’altronde Orbán è famoso per non esprimere mai giudizi su altri leader. Condannare politiche sì, ma lasciando fuori l’operato dei politici.

“Non ci piace quando gli altri ci etichettano quindi noi non faremo la stessa cosa,” ha detto Orbán durante la sua settimanale apparizione a Kossuth Radio, venerdì 8 gennaio. “Non interferiremo con quello che sta succedendo in America, sono affari loro. Tifiamo per loro e speriamo che riescano a risolvere i loro problemi.”

Il suo partito (Fidesz-KDNP), comunque, ha paragonato quello che è successo a Capitol Hill con le proteste in Ungheria organizzate dall’opposizione nel 2018 e con le dimostrazioni del 2006, sotto il governo socialista liberale di Ferenc Gyurcsány, quando il primo ministro ammise pubblicamente di aver mentito alla nazione.

“Aggressioni di questo tipo sono sempre state caratteristiche della sinistra liberale,” ha detto il segretario di stato agli Affari Esteri Tamás Menczer. “Queste immagini rievocano gli eventi del 2006 quando [la polizia di] Ferenc Gyurcsány sparò sulla folla. Oppure quando András Fekete-Győr [leader di Momentum] tirò fumogeni contro la polizia.”

L’opposizione ungherese non è sembrata della stessa opinione. Sia il leader del partito conservatore Jobbik, sia lo stesso Fekete-Győr hanno paragonato Orbán a Trump, nel senso che entrambi hanno costruito il loro consenso facendo leva su sentimenti di odio e mettendo le persone le une contro le altre.

UNGHERIA APERTA A UN DIALOGO CON USA. VERO ANCHE IL CONTRARIO?

Comunque, qualunque siano i commenti e nonostante le proteste a Capitol Hill, Joe Biden pronuncerà il suo giuramento come 46esimo presidente degli Stati Uniti il 20 gennaio. Orbán aveva apertamente detto di tifare per Trump lo scorso novembre. Cosa possiamo aspettarci dunque dalla nuova amministrazione?

Gli Stati Uniti hanno detto di voler essere più presenti in Europa, senza interferire troppo ma cercando di fornire un’alternativa alle potenze Russia e Cina. E Zoltán Kovács ha dichiarato che l’Ungheria è aperta a un dialogo con gli USA. Sarà vero il contrario?

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Donald Trump e Viktor Orbán.

L’Ungheria ha sicuramente dei forti legami sia con la Russia che con la Cina. Solo nel 2018, il commercio fra Russia e Ungheria era arrivato a un fatturato di oltre 6 miliardi di dollari, un numero record. Inoltre, questa estate, il ministro degli esteri Péter Szijjártó aveva annunciato la conclusione di un accordo che garantiva all’Ungheria 2 miliardi di metri cubi di gas naturale dalla Russia, proprio mentre l’Europa sta cercando in tutti i modi di diversificare le proprie risorse naturali e diminuire questa dipendenza energetica dalla Russia.

Ancora Szijjártó questa estate aveva annunciato un ritorno delle relazioni economiche Cina-Ungheria dopo il momentaneo arresto dovuto al coronavirus. La Cina è infatti fra i più grandi alleati commerciali dell’Ungheria con oltre 5 miliardi di dollari investiti in terra magiara fino a oggi.

Se si dovessero superare questi “piccoli scogli diplomatici”, la presidenza di Biden potrebbe portare dei benefici anche all’Ungheria. Mentre Trump aveva diminuito i rapporti commerciali con l’Europa in generale, adesso si potrebbe assistere a un ritorno di investimenti, soprattutto in Germania e quindi, in un certo senso di riflesso, anche in Ungheria. Specialmente considerando che Biden ha costruito la sua campagna elettorale sulla lotta al cambiamento climatico. Investendo in progetti rinnovabili in Ungheria (e nel centro-est Europa), gli Stati Uniti potrebbero risolvere due “problemi” in un colpo solo: diminuire la presenza russa (che principalmente si basa sul gas) e allo stesso tempo ritornare in linea con gli obiettivi climatici.

Ma appunto tutto parte dal “se si dovessero superare questi piccoli scogli diplomatici”. E quando si parla di giustizia e diritti fondamentali, siamo su due territori completamente diversi.

Infatti, Biden ha promesso di organizzare quello che ha chiamato un “Summit delle democrazie” proprio durante il suo primo anno di mandato. L’obiettivo è quello di combattere l’erosione dei sistemi democratici, riferendosi qui non solo alla Russia e alla Cina ma anche alla Turchia e all’Ungheria.

Come gli Stati Uniti guarderanno l’Europa (e l’Ungheria) sta a loro. D’altronde hanno già espresso a quali caratteristiche faranno attenzione. E sta all’Ungheria decidere con che occhio essere guardata, quali sono le priorità e dunque agire di conseguenza.



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Foto: reddit, politico, nbcnews (Win McNamee/Getty Images)