La terza ondata: numero di contagi e decessi in peggioramento

Nella giornata di oggi i numeri sono tornati negativi. Dal giorno prima i contagi sono quasi raddoppiati, oggi 2.853 contagiati, il giorno prima erano 1.548, ma soprattutto era più di un mese (9 gennaio) che non si superava la soglia dei 2.000.

Proprio a seguito di questi dati l’ufficiale medico capo Cecilia Müller nella conferenza di oggi ha parlato di “terza ondata”.

Anche per quanto riguarda i decessi da coronavirus i numeri non sono incoraggianti. Nelle ultime settimane il numero di decessi giornalieri si era stabilizzato su circa in media 80-90 decessi al giorno, un numero comunque molto alto che in rapporto alla popolazione porta l’Ungheria ad essere uno dei paesi dove si muore di più per coronavirus al mondo nell’ultimo mese.

L’Ungheria uno dei paesi dove si muore di più al mondo di coronavirus

Oggi, 18 febbraio, il numero di decessi giornalieri ha superato i cento, arrivando a 104, era dal 19 gennaio che non si raggiungeva questa soglia.

Considerando in toto il periodo della pandemia l’Ungheria in questa triste classifica mondiale del numero di decessi in rapporto alla popolazione è decima al mondo (se non si considerano i microstati). Una posizione non invidiabile, soprattutto se si tiene conto che la maggior parte dei decessi in Ungheria sono stati registrati nella seconda ondata. Quindi valutando solo i dati degli ultimi mesi l’Ungheria è uno dei primi paesi al mondo per numero di morti.

Molti dei nuovi contagi possono essere causati dalle mutazioni del virus. Infatti la cosidetta “mutazione inglese” è già presente nel paese anche se non si conosce la sua diffusione in quanto in Ungheria non vengono effettuati test per capire le differtenti mutazioni.

Qui una tabella che mostra i primi paesi al mondo per numero di morti ogni milione di abitanti.

morti per covid

Non ci sarà mai una vera fine alla pandemia?

Proprio per questo Cecilia Müller, l’ufficiale medico capo del paese, si è lasciata andare a dichiarazioni non proprio ottimistiche negli ultimi giorni. Per la Müller è ancora presto per parlare di aperture, ma soprattutto “Io penso che non ci sarà propio una fine a questa pandemia, è nella natura del virus questa capacità di mutazione genetica continua”.

Intanto il governo ha però lanciato una consultazione online per valutare possibili allentamenti delle misure. Per saperne di più: clicca qui.

La vaccinazione di massa unica arma

Come più volte hanno ripetuto gli esponenti del governo ungherese l’unica soluzione per fermare l’epidemia è la vaccinazione di massa. Ad ora l’Ungheria mantiene un trend europeo sul numero di vaccinati. 130.000 i vaccinati con seconda dose nel paese, pari allo 5,01% della popolazione, numeri simili all’Italia (5,16%). Nel paese magiaro però si attende a breve un’accellerata del numero di vaccini grazie in particolare all’arrivo di dosei di Sputnik dalla Russia e di Sinopharm dalla Cina. Vaccini non ancora autorizzati in Unione Europea ma che le autorità ungheresi hanno già acquistato e nel caso del vaccino russo è già anche iniziata la somministrazione alla popolazione.



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Foto: nlc