Aumentare la produzione di alimenti, ma con le stesse risorse naturali, quindi, nel rispetto dell’ambiente. È un progetto innovativo e con un occhio di riguardo all’ambiente quello elaborato da Moreno Frau, ricercatore universitario sardo. Il progetto si chiama “FooDization”, dalla fusione delle parole Food e Digitalization. Grazie alle tecnologie digitali, si risponde ad un quesito di ricerca tanto semplice quanto importate: produrre cibo causa l’eccessivo sfruttamento delle risorse naturali come acqua, animali e vegetazione. Inoltre, la scarsa attenzione dei consumatori alle offerte di cibi rispettosi dell’ambiente, non incentiva le imprese agro-alimentari ad intraprendere la strada dell’innovazione ecosostenibile.

“Il mio progetto studierà gli effetti dell’utilizzo delle tecnologie digitali nelle imprese agro-alimentari sulla riduzione dell’impiego delle risorse naturali – spiega Moreno Frau. In particolare, si focalizzerà su come l’analisi dei dati digitali generati durane la produzione alimentare possano, da un lato, aiutare le imprese ad aumentare l’efficienza nello sfruttamento delle risorse naturali (produrre la stessa quantità di cibo con meno risorse) e, dall’altro lato, migliorare la comunicazione verso i clienti illustrando miratamente i vantaggi di un cibo rispettoso dell’ambiente. Quindi, FooDization ha l’obiettivo di ridurre il divario fra produzione e consumo sostenibile”.

FooDization nasce nel 2018 con uno studio preliminare che Moreno ha svolto da assegnista di ricerca presso l’Università di Cagliari. Tuttavia, racconta Moreno: “Nel 2019, ho sviluppato ulteriormente il progetto, in collaborazione con la prof.ssa Tamara Keszey dell’Università Corvinus di Budapest. La scrittura del progetto ha richiesto circa due anni. Quest’anno il progetto è stato ammesso al finanziamento Marie Skodowska Curie Individual Fellow per l’eccellenza scientifica, ottenendo un punteggio di 95.6 su 100 grazie alla novità scientifica, il rigore metodologico e l’impatto pratico del progetto”. Il ricercatore continua “A partire da Giugno 2021, per la durata di due anni, svilupperò il progetto ospite della Università Corvinus di Budapest. Il progetto ha anche dei partner olandesi della Wageningen University & Research dai quali trascorrerò un periodo di ricerca”.

Anche per l’Università Corvinus di Budapest il risultato è storico: per la prima volta, può essere un’istituzione ospitante nel programma Marie Skłodowska Curie Individual Fellow.  Lo scopo del programma è consentire ai migliori ricercatori europei di trascorrere da uno a due anni all’estero e di sviluppare ulteriormente le loro competenze scientifiche in collaborazione con ricercatori riconosciuti a livello internazionale provenienti dalle più prestigiose università europee. Essere selezionati per i fondi Marie Curie è un traguardo importante per qualsiasi istituzione ospitante, in quanto indica che l’Università occupa una posizione di risalto nella mappa della ricerca internazionale.

La Marie Skodowska Curie Individual Fellow prevede la messa in campo di finanziamenti Europei per la ricerca finanziati dal programma Horizon Europe. La Marie Curie è un programma “bottom-up”, ovvero, i ricercatori sono liberi di proporre un argomento su cui vogliono svolgere la ricerca. Nel 2020 sono stati presentati 11.573 progetti in tutte le discipline scientifiche (+17% rispetto al 2019). Mediamente vengono finanziate il 3% delle domande presentate. “Nell’ambito accademico dell’economia, quest’anno sono stati finanziati i progetti che hanno totalizzato un punteggio dai 95 in su, i più competitivi di tutto il programma” – riferisce Moreno. “La Marie Curie costituisce una sorta di bollino di qualità accademico. Se vinci le selezioni, vieni riconosciuto nell’ambiente accademico internazionale come un professionista qualificato. Per illustrare l’importanza del risultato ai non accademici, un paragone che mi piace fare è col mondo sportivo: è come vincere gli Europei di atletica in una disciplina. Infatti, la Marie Curie è come il campionato Europeo di atletica dei ricercatori e vincere le selezioni nella disciplina economica è come vincere il salto in lungo” – conclude Moreno.

Auguriamo a Moreno tanto successo alla Corvinus University di Budapest per il progetto FooDization!



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Foto: Corvinus University