Rassegna stampa settimanale curata dal sito Live in Budapest con le principali notizie apparse su giornali e blog ungheresi. 

KARÁCSONY CANDIDATO

Gergely Karácsony, il sindaco di Budapest, ha sciolto la riserva e sarà il candidato del partito Parbeszèd, Dialogo, alle primarie dell’opposizione che decreteranno il candidato premier che sfiderà Orbán alle elezioni del 2022. I sondaggi hanno finora dimostrato come il ticket Karácsony – Jakab, leader dell’ormai moderato Jobbik, sia la carta migliore delle opposizioni unite al confronto dell’urna (telex).

UN UNGHERESE IN ROSA

L’Ungheria sportiva in festa per la conquista della maglia rosa da parte del giovane ungherese Attila Valter. Maglia rosa difesa per altro con successo nella tappa di oggi (Magyar Nemzet).

CORONAVIRUS

Fissato il nuovo traguardo dal governo per procedere a nuove riaperture: sono i 5 milioni di vaccinati, poco più del 50% della popolazione, che si dovrebbero raggiungere dopo Pentecoste, 29 maggio. Tutti gli ungheresi che vivono in Eu, Cina, Russia e paesi Nato riceveranno il certificato vaccinale ungherese. Da giugno forse riammessi i giornalisti nella sala delle conferenze stampa del governo. Da un anno ormai conferenze a porte chiuse e giornalisti non collegati online come avviene in Italia, ma costretti a comunicare 2 ore prima le domande. il governo sceglie poi quelle a cui vuole rispondere (Magyar Nemzet).

FAKE NEWS

Sarà inquisito per la legge sulle Fake news l’uomo di Rozsály, cittadina ungherese vicina a Nagykanizsa, ungheria occidentale, che sui social aveva scritto che tutti i vaccinati del paese erano deceduti poco dopo la somministrazione (hvg).

VACCINAZIONI

Più complicato del previsto la messa in atto dell’accordo bilaterale per il riconoscimento dei rispettivi certificati vaccinali tra Ungheria e Croazia. Bisognerà portare con sé anche il foglio che attesta la data di vaccinazione e si potrà passare il confine solo dal 14esimo giorno successivo a tale data. Gli accordi bilaterali non annullano i certificati europei che dovrebbero essere in vigore dal 21 giugno (index). Secco no della Germania invece all’ingresso nel Paese senza passare dalla quarantena per i vaccinati con Sputnik o vaccino cinese (index). Da una settimana è possibile per gli stranieri presenti in Ungheria registrarsi per la vaccinazione. La comunità cinese dell’VIII distretto ha organizzato un proprio centro di vaccinazione che somministrerà circa 600 dosi in tre giorni, ovviamente di vaccino cinese (hvg).

DONADONI AL FERENCVAROS?

Secondo indiscrezioni sarebbe iniziata la trattativa per far approdare al Ferencvaros Roberto Donadoni, già allenatore della nazionale italiana e del Bologna, senza squadra da un anno. Il Ferencvaros deve molto all’attuale trainer Sergej Rebrov con il quale ha raggiunto tre scudetti consecutivi e una storica qualificazione nella fase a gironi della Champions, il cui contratto però è in scadenza nel 2022 e ancora non è stato raggiunto l’accordo per il rinnovo. In precedenza si era parlato anche di Eusebio di Francesco per la panchina dei biancoverdi (Nemzeti Sport).

UNIVERSITÀ E CINA

Polemica a distanza tra Nèpszava e il vice Orban Gulyas Gergely, accusato dal giornale di non aver ancora presentato il piano ungherese relativo al recovery Plan perché l’Ue ha già rifiutato di includere i finanziamenti alle fondazioni private che subentreranno alla guida delle università. Il ministro smentisce, ma secondo Nèpszava inavvertitamente conferma le accuse (Nèpszava). Interviene nei programmi online di Klubradio l’ex primo ministro 2002-2004 Peter Medgyessy che parla della costruenda sede ungherese dell’università di Fudan: “ben vengano le università d’eccellenza, ma non dovevamo cacciare quelle che già c’erano, come la CEU”. Molti dubbi sulla modalità di finanziamento dei lavori, tramite una fondazione che nascerà ad hoc (index). Nel suo editoriale su HVG, Toth W. Arpad usa una parola semplice: “perché sono contro l’università cinese? perché sono nazisti. I nazisti non sono entrati nella storia per aver dato il via a guerre o per l’autoritarismo, ma per aver quasi sterminato un popolo. Come fa la Cina con gli uiguri, tra l’altro popolo turcomanno lontano lontano parente degli ungheresi (hvg).

9 ANNI DI PRESIDENZA ÁDER

Nove anni fa veniva eletto presidente della repubblica ungherese János Áder, dopo lo scandalo che travolse il suo predecessore Schmidt Pàl. Ritratto positivo di index che ricorda le scuse ufficiali fornite da Áder alla Serbia per aver concesso il passaggio delle truppe dell’Asse sul territorio ungherese nel 41, per invadere la Serbia, e la vocazione ambientalista, che lo ha portato ad essere tra i primi a firmare la convenzione di Parigi e ad avere un suo podcast bisettimanale sui temi verdi (index). Nessuno spazio invece per le polemiche sul non intervento dei presidente della Repubblica contro la cosiddetta legge schiavitù, o in generale in difesa della democrazia liberale nell’Ungheria della supermaggioranza di Orbán.



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Fonte: Live in Budapest

Foto di copertina: Coceancig/UngheriaNews