Aggiornamento: dal 1° luglio i confini ungheresi sono aperti ai cittadini della UE con Green Pass. Per dettagli leggi qui.

Era stato annunciato il fatidico giorno del 15 giugno come il momento in cui l’applicazione ungherese si sarebbe dovuta adeguare agli standard UE. Quel giorno è passato senza rumore. Poi doveva essere lunedì 28 giugno il giorno della presentazione al pubblico della campagna sul Green pass. Anche questa data è passata. Ora l’ultima data utile per avviare il sistema del Green pass europeo anche per i cittadini ungheresi è il 30 giugno, domani.

Problemi tecnici e ritardi sul Green Pass

L’Ungheria è in ritardo, non lo si può nascondere. Molti paesi hanno già avviato il Green pass a livello interno, tra cui anche l’Italia. Sarà dal 1° luglio però che il Green pass avrà valenza europea e permetterà di viaggiare senza quarantena e restrizioni. L’Ungheria però sta ancora lavorando per soddisfare i requisiti imposti dall’UE.

L’applicazione deve indicare il tipo di vaccino somministrato e le date in cui sono state somministrate le dosi. Questi forse sono i problemi principali dal punto di vista tecnico da risolvere. Il documento di immunità ungherese infatti non indica ad oggi il tipo di vaccino, ed indica solo la data di somministrazione della prima dose.

Il Green Pass infatti potrà essere richiesto da chi è stato vaccinato, ma solo a chi è stato vaccinato con un vaccino approvato dall’EMA. I 2 milioni di ungheresi che hanno ricevuto un vaccino russo o cinese non lo avranno automaticamente e per viaggiare dovranno sperare che i singoli paesi accettino anche i vaccini non approvati dall’EMA oppure fare un test.

I vaccini approvati dall’EMA sono:  Comirnaty (BioNTech, Pfizer), Moderna, Vaxzevria (precedentemente AstraZeneca, Oxford) e Janssen (Johnson & Johnson).

Il Green pass si potrà ottenere anche con un test negativo o che testimonia la già avvenuta guarigione. Per info guarda qui.

Apertura dei confini, confusione e pochi controlli

Insieme alla confusione riguardante il Green Pass riservato ai cittadini ungheresi, anche l’apertura ufficiale dei confini non procede in maniera chiara e limpida.

Dal 1° luglio entra in vigore il sistema del Green Pass europeo. Sistema creato a livello europeo per facilitare gli spostamenti e far ripartire anche il settore turistico. E molti paesi vi hanno aderito immediatamente per far ripartire un settore importante dell’economia. In Ungheria però è ancora tanta la confusione.

Dal 24 giugno il Ministro degli Esteri Szijjártó ha annunciato la cessazione delle attività di controllo ai confini terrestri Schengen, ma non a quelli aerei. Però il divieto di ingresso ai turisti, come tutte le regole di ingresso covid, rimangono in vigore.

Ad oggi non esiste una dichiarazione o comunicato stampa del governo che annunci in maniera chiara una riapertura dei confini per i turisti. Anche l’Ufficio turistico di Budapest, ente governativo con il compito di informare i turisti, non fornisce commenti e rimanda alle decisioni del Ministero degli Esteri. Sul sito dell’Ambasciata italiana rimane, per ora, chiaro l’avviso “si sconsiglia di programmare viaggi in Ungheria in questo momento“.

Difficile districarsi tra questioni burocratiche, mentre dal punto di vista pratico sono già estremamente “blandi” i controlli ai confini.

Teoricamente la data ufficiale in UE per la ripresa degli spostamenti tra paesi è il 1° luglio, l’Ungheria la rispetterà?



Per rimanere sempre informato sull’Ungheria: clicca qui!

 

© Riproduzione riservata

Foto: police.hu