Il governo ungherese ha approvato quattro nuove proposte avanzate dal ministro degli esteri Péter Szijjártó, in qualità di direttore del corpo operativo per la ripresa economica.

Primo fra tutti, un maggiore aiuto per le piccole e medie imprese che potranno avere accesso a prestiti agevolati per un totale di 300 miliardi di fiorini (in crescita da 150 miliardi). In questo modo, circa 900 aziende avranno accesso a fondi che permetteranno loro di rilanciarsi sul mercato, nazionale e non.

In secondo luogo, il governo ha approvato un ulteriore fondo di 4 miliardi di fiorini da investire nella città di Göd, 30 km a nord di Budapest, per supportare l’espansione della fabbrica di batterie della Samsung, un impianto che non solo accresce il ruolo dell’Ungheria nel settore manifatturiero ma che crea numerosi posti di lavoro.

Un ulteriore investimento nel settore delle infrastrutture e dei trasporti unirà la città di Páty, 25 km a ovest di Budapest, con il sistema autostradale, un collegamento che secondo Szijjártó stimolerà nuovi investimenti in Ungheria. Infine, rientra nei nuovi fondi anche la costruzione del nuovo museo dei trasporti nel decimo distretto della capitale.

L’Ungheria si prepara dunque a rilanciare la propria economia, dopo il difficile periodo segnato dal coronavirus. Già durante l’estate il governo aveva rilasciato dati importanti, che pongono l’Ungheria fra i primi in Europa in termini di ripresa economica, insieme alla Svezia, la Polonia e la Romania. Márton Nagy, il consigliere del primo ministro sulle politiche economiche, parla addirittura di una crescita economica del 7% per il 2021.



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