Rassegna stampa settimanale curata dal sito Live in Budapest con le principali notizie apparse su giornali e blog ungheresi. 

13 settembre

Visita del Papa. Telex affida a un video le riflessioni degli ungheresi sulla visista del Papa, per qualcuno è un pontefice molto vicino alla gente che parla di riforme necessarie, per altri bisogna procedere lentamente, di sicuro l’incontro con il pubblico è stato un grande evento per tutti, anche per Semjén Zsolt, il presidente del piccolo partito ultracattolico KDNP, che è stato colui incaricato di accogliere il Papa all’aeroporto (Telex) Assolutamente da non perdere le stupende foto dell’evento he pubblica telex (telex)

Francesco ai vescovi ungheresi. Index pone ancora in evidenza il colloquio avuto dal papa con il presidente della Congregazione dei Vescovi Ungherese, il vescovo di Gyor Andras Veres. Il papa ha ricordato le suore della Congregatio Jesus, che cacciate dall’Ungheria comunista trovarono asilo a Buenos Aires, e ha ammonito i vescovi di essere messaggeri del vangelo e non difensori dell’ordine, di essere i testimoni dell’amore verso le tante minoranze etniche e religiose che gli immigrati hanno nei secoli costituito nel paese. Ha citato il cardinale Mindszenti, grande oppositore del regime comunista e ha citato il cubo di Rubik: “la vita è un dono della grazia e un enigma che non può essere risolto. Il famoso cubo di Ernő Rubik è un gioco geniale, non un modello di vita! ” (index)

Nel commento al Vangelo nel corso della messa solenne il Papa ha chiesto di dubitare di un falso Dio, da cui ci aspettiamo che regni con la forza e di ispirarsi al sacrificio divino per vivere ed elaborare la “magiarità”, la storia del popolo ungherese (Telex) Il Magyar Nemzet invece preferisce soffermarsi sulle parole finali del pontefice che nella benedizione ha detto in ungherese “Isten aldd meg a magyart” (dio benedica il magiaro) e “non lasciate che l’Ungheria Cristiana venga perduta”, interprentandolo non nella difesa dei valori di amore e sacrificio ma attivamente e concludendo che chi difende l’Ungheria difende la Cristianità. (Magyar Nemzet)

Coronavirus- terza dose In Ungheria il numero di vaccinati è fermo a circa il 58% della popolazione da parecchie settimane, ma sono già 500.000 gli ungheresi che hanno ricevuto la terza dose di vaccino. (Magyar Nemzet)

Tribuna Politica Si è svolta ieri anche il primo scontro televisivo tra i cinque candidati primo ministro per le primarie dell’opposizione. Un dibattito non molto acceso, che dimostra come il desiderio di sconfiggere Orban abbia appiattito le posizioni di un fronte molto ampio che va dai socialisti, ai liberali, a jobbik (index)

Strage alle 22.30 di ieri sera a Budakeszi, elegante cdittadina appena oltre le colline di Buda, un uomo ha aperto il fuoco uccidendo la sua ex moglie, i loro due figli, e la suocera (Blikk)

14 settembre

Papa Francesco Mentre destano sensazione in Ungheria le immagini del clima rilassato e affabile che emerge dalle foto dei Papa al suo arrivo in Slovacchia, ecco il primo resoconto del governo ungherese sull’incontro avuto a Budapest. Secondo Semjen Zsolt, a capo del partito ultracattolico KDNP federato con Fidesz e colui che ha accolto il Papa all’aeroporto, Francesco è stato molto contento della diminuzione del numero di aborti e dell’aumento dei matrimoni. Gli è stato riferito dell’attacco di Bruxelles all’Ungheria per le sue iniziative in difesa della famiglia (attacco delle lobby LGBT) e “sua Santità ha detto che la famiglia è composta da padre, madre, bambini e basta”. Il Vaticano per ora non ha replicato a queste dichiarazioni.(telex)

Primarie bonarie I giornali indipendenti si interrogano ancora sul perchè il primo scontro televisivo tra i cinque candidati alle primarie dell’opposizione è stato così fiacco. non ci si poteva aspettare molto di più da cinque candidati che supportano lo stesso programma comune e da un moderatore televisivo che non incalza i candidati. La paura di non sembrare uniti contro Orban fa anche questo. Il confronto di Hvg è con i grandi duelli delle primarie per eccellenza, quelle americane (hvg) Secondo la politologa Andrea Virag invece è segno di maturità politica: ogni candidato ha puntato a costruire il suo persoanggio e non a distruggere gli altri, la vittoria finale verrà dalla collaborazione tra tutti i candidati. (Nèpszava)

Il re degli scacchi Al sesto turno del Norway Open, uno dei “supertornei” del circuito mondiale di scacchi è in testa l’ungherese Richard Rapport, davanti al campione del mondo Magnus Carlsen, terzo, e al prossimo sfidante al titolo, il russo Ian Neponmiachtchi. Quarto l’astro nascente dello scacchismo mondiale, l’iraniano Alireza Firouzja. Con questa prestazione Rapport, che vive a Belgrado, sta per raggiungere nella classifica ELO i 2763 punti e superare l’ex vicecampione del mondo Peter Leko come miglior ungherese di sempre per punteggio internazionale. (Telex)

15 settembre

Info governo Prima conferenza stampa da agosto dei portavoce del governo Gulyas e Szentkiralyi. La ragione principale sembra essere quella di ribadire la contrarietà del governo ungherese ai matrimoni tra persone dello stesso sesso, come invece approvato, con richiesta di messa in atto in tutti i paesi dell’UE, dal parlamento europeo. Gulyas piuttosto vede più fattibile la legalizzazione della marihuana. Tra le altre comunicazioni: le intercettazioni del sistema Pegasus non sono state illegali, secondo il governo; c’è bisogno urgente di 300 soldati alle frontiere per contenere l’arrivo di ondate di migranti; l’Ungheria potrebbe autorizzare indipendentemente dall’UE la vaccinazione anticovid anche per i minori di 12 anni; nessuna irregolarità nel fatto che il marito della portavoce del governo Szentkiralyi Alexandra abbia ricevuto le concessioni per la gestione di casinò statali per 35 anni; si terrà senza restrizioni la grande Fiera internazionale della Caccia, non verrà chiesto green pass ai visitatori stranieri (Telex)

Panico arcobaleno. A Satu Mare, in una zona della Transilvania con una ampia minoranza ungherese, il maestro dà il benvenuto per il nuovo anno scolastico con una cartolina con un arcobaleno sullo sfondo e i genitori in rivolta si rivolgono al ministro temendo propaganda LGBT (hvg)

Cinema – Passione Ungherese – E’ stato presentato ieri il trailer (qui) di Magyar Passzio, film diretto e interpretato dal noto attore Karoly Eperjes. Il film è ambientato nel 1950 quando nel regime stalinista di Rakosi molti ordini religiosi furono chiusi e molti religiosi finirono in carcere e racconta la vicenda di padre Leopoldo, a cui il regime stalinista di Rakosi chiede una falsa confessione. Il film uscirà il 4 novembre, giorno in cui l’Ungheria ricorda l’occupazione sovietica (Telex)

16 settembre

Legge antiLGBT – è arrivata la tanto attesa risoluzione del Consiglio sui Media, la commissione di controllo sulle telecomunicazioni che chiarisce l’applicazione della legge antipedofilia riguardo l’esposizione dell’omosessualità ai minori. Ieri è stato precisato che vi saranno multe se i minori verranno a contatto con opere che “Promuovono l’omosessualità e la riassegnazione di genere come norma sociale, uno stile di vita più attraente da seguire rispetto ai tradizionali stili di vita eterosessuali” ,ma anche “il lavoro di propaganda su questi argomenti”. il Consiglio fornisce anche esempi di opere che destina solo ai maggiori di 18 anni, fra questi capolavori del cinema come “Tutto su mia madre” di Almodovar e “Call by your name” di Guadagnino (Telex)

Ungheresi influenti – Ci sono ben due ungheresi nella classifica annuale redatta dalla rivista Time delle 100 persone più influenti al mondo: si tratta della ricercatrice Kariko Katalin, che ha sviluppato i vaccini a rna-m inclusa nel gruppo Innovators, guidato da Elon Musk, e di Dorottya Ray, la’autrice del libro Mennyorszak mindenkiè – Paradiso per tutti, libro per bambini aperto alle famiglie arcobaleno, al centro di un grande attacco da parte del governo ungherese (Telex)

Sport – l’eccezionalità del calcio ungherese: Index pubblica una lunga intervista all’economista dello sport Janos Kele, che si sofferma a lungo, alla ripresa della stagione di Champions, sui topclub europei e sugli scombussolamenti portati nel calcio europeo dal blocco dell’arrivo di liquidità causato sal covid. Kele però parla anche di calcio ungherese, in cui la situazione è assolutamente diversa. Quasi tutti i club sono sovvenzionati in modo diretto o indiretto dal governo, per loro che gli stadi siano pieni o meno è indifferente, i loro introiti dipendono solo da quanto vuole spender elo stato, il problema sarà quando lo stato inizierà a sganciarsi da questo circolo vizioso, lasciando club assolutamente impreparati (index)

17 settembre

Orban dixit – ritorna la settimanale intervista del venerdì di Orban alla radio nazionale, tradizionale occasione per consuntivi e annunci delle prossime iniziative di governo:

– covid: lo stato di emergenza sarà prolungato fino alla fine dell’anno. Orban è poi contrario alla reintroduzione dell’obbligo di mascherina, meglio, pensa, combattere l’imminente quarta ondata con le vaccinazioni, che non saranno però obbligatorie perchè “lo stomaco degli ungheresi non le sopporta” e sulla fine della moratoria sui mutui “sarà una cattiva notizia di prima mattina, ma dobbiamo vivere di quello che guadagniamo, non si può costruire un economia sugli aiuti statali.
– UE: “l’appartenenza all’UE è importante per aprire i nostri prodotti, al mercato comune, non per l’accesso ai fondi. se ce li tolgono ce ne faremo una ragione”
– Papa: “è sbagliato contare le ore che ha il Papa ha trascorso a Budapest. Il Papa è venuto in Ungheria per sua volontà.” poi confida che nel colloquio privato hanno evitato i temi su cui sapevano di non essere d’accordo, come i migranti. Secondo Orban invece il Papa era molto favorevole alle sue politiche sulla famiglia. “Go ahead!” è stata la sua reazione.
– Elezioni: l’opposizione è la stessa di 15 anni fa, quando “hanno preso il potere con la menzogna, provato a restare al governo fino alla fine, e portato il paese in bancarotta”.

Lingue straniere “Siamo qui perchè abbiamo a cuore la democrazia e riteniamo rilevante il tema della sua difesa” questo l’inizio del discorso di circa 15 minuti con cui il sindaco di Budapest e candidato alle primarie dell’opposizione Karacsony ha aperto il Budapest Forum – Building Sustainable Democracies. La notizia è che lo ha fatto in inglese, dopo che all’inizio dell’estate la sua padronanza di questa lingua era stata fatta oggetto di aspre critiche e attacchi da parte di Fidesz specie in contrapposizione all’ottimo Business English che sfoggia Orban. “Al liceo mi avevano diagnosticato la dislessia e ho raggiunto il livello richiesto dall’università, consono per il mio lavoro di sindaco” la sua risposta allora (telex). Il discorso, dal minuto 4 è qui (Budapest Forum)

Fiera della caccia Budapest ospiterà dal 25 settembre al 14 ottobre la Fiera Mondiale della Caccia, un grande evento con una enorme superficie espositiva, un milione di visitatori attesi e 5000 volontari, il doppio di Euro 2020, fortemente voluto da pezzi grossi del governo appassionati di caccia come Janos Lazar e Zoltan Kovacs, che si presenta spesso negli incontri con la stampa in tenuta da cacciatore. Ma le polemiche fioccano: i costi sono aumentati di 44 volte, metà degli stand stranieri non apriranno a causa del covid, e i visitatori saranno forse un terzo di quelli attesi, abbastanza comunque da suscitare preoccupazioni per il diffondersi della pandemia – ieri con un apposito decreto il governo ha esentato da misure restrittive l’evento. E intanto è stata presentata ieri l’enorme statua a forma di bisonte che accoglierà i visitatori alla fiera. (index)

Sputnik fermo sulla rampa di lancio: Problemi in vista per gli ungheresi vaccinati con il russo Sputnik. Ieri OMS e EMA hanno comunicato congiuntamente lo stop al processo di autorizzazione del farmaco per problemi riscontrati negli impianti produttivi. Non in discussione invece sicurezza ed efficacia. I circa un milione di ungheresi che sono stati vaccinati con lo Sputnik, saranno ancora esclusi quindi dal sistema europeo dei Green Pass. (hvg)



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Fonte: Live in Budapest

Foto di copertina: Coceancig/UngheriaNews