Rassegna stampa settimanale curata dal sito Live in Budapest con le principali notizie apparse su giornali e blog ungheresi. 

Marki-Zay leader

Peter Marki-Zay ha vinto il ballottaggio del secondo turno delle primarie dell’opposizione ungherese ottenendo il 56.7% dei consensi. In serata è giunta la telefonata di congratulazioni della sfidante Klara Dobrev, dei progressisti di Coalizione Democratica. 371.560 i voti a favore del vincitore, triplicando quelli ottenuti al primo turno, contro i 283677 della rivale. Dobrev ha vinto si stretta misura in molte contee, ma Marki-Zay si è imposto a valanga nei distretti della capitale, specialmente nel voto elettronico, grazie anche all’appoggio del sindaco di Budapest Gergely Karacsony, che ha parlato di “rivoluzione dell’amore” nel discorso della vittoria. “oggi abbiamo cambiato l’opposizione” ha detto invece Marki-Zay dal palco. Lo aspetta il compito di far rispettare il patto di coalizione e veder schierata dietro di se nella lotta contro Orban tutta la variegata schiera di partiti, dai socialisti a Jobbik, che hanno partecipato alle primarie. Secondo l’orbanista Magyar Nemzet, ci sarà bisogno di una magia (Magyar Nemzet) Imperdibili sulla stampa online ungherese i liveblog di telex,hvg index.

La reazione di Fidesz

Immediata la reazione di Fidesz sui social e per bocca di Mate Kocsis, che parlano di Marki-Zay come di una marionetta nelle mani di Gyurcsany, che continuerà le politiche socialiste del passato (telex) Fidesz ha inoltre chiesto a Marki-Zay di rinunciare alla carica di sindaco di Hodmezovasarhely, visti i suoi nuovi impegni nella politica nazionale. Compare sulla stampa orbanista, e subito ritirato, anche se ” due fonti indipendenti lo avevano confermato” la notizia che ci sarebbe George Soros dietro la campagna di Marki-Zay. (hvg)

Le reazioni di DK

Su HVG focus invece sulle reazioni e l’analisi del voto da parte di DK. Di certo ha contato il voto antiGyurcsany e la sfiducia nel poter vincere il confronto finale contro Orban, ma la sensazione è che avesse già ottenuto il massimo dei risultati al primo turno. Nel discorso di Gyurcsany invece si avverte una certa freddezza: non vita mai per nome MarkiZay e fa riferimento al successo numerico del prossimo gruppo parlamentare che comunque dovrà eleggere il primo ministro. (hvg)

23 ottobre

Il prossimo grande appuntamento della politica ungherese è già alle porte, sabato 23 ottobre, festa nazionale in ricordo dei fatti del 56, da sempre giorno di grandi manifestazioni politiche di ogni colore. Quest’anno i grandi comizi finali del governo e dell’opposizione saranno incredibilmente vicini: Orban parlerà alle 15.30 all’inizio di Andrassy ut, angolo Baicsy Zsilinszki, MarkiZay, all’altro capo del lungo viale, lungo bel 3.5 Km, all’angolo con Dozsa Gyorgy ut, alle 16. Non è detto che le piazze non si tocchino. (24.hu)

Celtic-Ferencvaros

Il Ferencvaros non ripete la vittoria per 2-1 dell’anno scorso, una delle perle del favoloso cammino nelle qualificazioni Champions 2020, ed esce sconfitto per 2-0 dal Celtic Park. I gol: di Furuhashi su contropiede e autogol di Vecsei. Grande prestazione del portiere ungherese Dibusz che ha parato anche un rigore a Callum Mcgregor. Secondo l’allenatore dei pestini Stoger bisogna migliorare nella qualità nei momenti decisivi. (Nemzeti Sport)

Marki-Zay alla CNN

Marki-Zay uomo dell’est del momento sui media internazionali. Ieri era ospite di Christiane Amanpour alla CNN. Nel corso dell’intervista alla domanda sul problema migranti risponde attaccando Orban per la campagna d’odio e il sistema di passaporti UE ottenuti da facoltosi russi e arabi, rifiuta l’accostamento a Trump e dice che la larga coalizione di opposizione dovrà resistere alle lusinghe di Fidesz che vuole sfaldarla (l’intervista integrale qui CNN) (telex) Intanto, dopo la vittoria alle primarie e in vista del primo grande discorso pubblico davanti a 100.000 persone attese per sabato 23 ottobre, cambia slogan sui suoi social e da “sempre verso l’alto” (non a sinistra, non a destra, ma verso l’alto) conia lo slogan: “la nuova forza dell’Ungheria”. (hvg)

Fidesz difende i lavoratori della Continental

Nella stessa provincia di Mako dove ha iniziato la sua carriera politica MarkiZay, l’esponente di Fidesz Janos Lazar, comunque fu eletto nel collegio anche dopo la vittoria a sindaco del capoluogo di MarkiZay, attacca la Continental, multinazionale di pneumatici tedesca, che dopo aver avviato uno stabilimento produttivo godendo di finanziamenti governativi minaccia ora di licenziare 300 lavoratori (telex) a volte la lotta fra ultraliberisti porta come conseguenza la difesa dei lavoratori.

Covid

Brusco aumento dei casi di covid in Ungheria. Registrati ieri 2361 positivi, + 631 rispetto a ieri, 20 i decessi, -10, in aumento gli ospedalizzati, + 5%. Hanno superato il milione gli ungheresi che hanno ottenuto la terza dose di vaccino, tra cui anche il premier Orban (24.hu) Intanto sono state vietate le visite in 5 cliniche del paese. (hvg)

Inflazione

Lungo articolo di analisi sull’andamento dell’inflazione in Ungheria e nel mondo su telex. Preoccupa in particolare la crescita dei prezzi dei beni alimentari, con picco record, +32,9% per l’olio da cucina, +15% per la margarina, e +10% per i prezzi nelle mense aziendali. percentuale di positività sopra il 10%. L’ultima volta che a livello globale ci fu un andamento simile scoppiarono le primavere arabe e Orban divenne primo ministro. (telex)

Pegasus

Anche l’ex vice capo della TEK, le forze speciali interrorismo ungheresi, Zsolt Bodnár, è stato preso di mira dal sistema di spionaggio israeliano. Direkt36 ha scoperto che le intercettazioni sono partite quando Bodnár entrò in conflitto con il capo della TEK, l’ex capo delle guardie del corpo di Viktor Orbán. (telex)

Orban vs UE

Come atteso, Orban dal vertice dei leader UE di Bruxelles accusa la commissione di una politica energetica e climatica sbagliata nei tempi che uccide la classe media causando l’aumento dei prezzi. Non sorprende neanche la difesa strenua della Polonia, Viktor dice che la ragione è dalla parte polacca: ci sono questioni non deferite all’Unione dai parlamenti nazionali, e bisogna fermare l’emorragia di potere dagli stati sovrani. Ha concluso dicendo che non c’è bisogno di sanzioni contro la Polonia perchè “la Polonia è uno dei migliori paesi d’Europa”. (24.hu)

 

 



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Fonte: Live in Budapest

Foto di copertina: Coceancig/UngheriaNews