Rassegna stampa settimanale curata dal sito Live in Budapest con le principali notizie apparse su giornali e blog ungheresi. 

Esplosivo sul drone 

Conteneva circa 120 Kg di esplosivo il drone TU-141, in dotazione all’esercito ucraino, che, apparentemente fuori controllo, giovedì si è abbattuto nei pressi di Zagabria dopo aver sorvolato altri due paesi NATO, Ungheria e Romania, lo hanno detto ieri fonti del ministero della Difesa croato. Fortunatamente l’esplosivo è esploso solo dopo l’impatto dell’aereo nel terreno molle. Irritazione da parte delle autorità croate per il mancato intervento dll’Ungheria, sui cui cieli il drone è passato per oltre 40 minuti prima dei 7 minti finali in territorio croato. (index)

Fukuyama Orbán e Salvini smascherati dalla guerra

Tra i 12 punti che lo storico Fukuyama ha raccolto per analizzare il conflitto in Ucraina c’è anche l’effetto dirompente sui populisti di tutto il mondo che aveva espresso le loro simpatie per Putin. Fukuyama cita i leader dell’ estrema destra francese Éric Zemmour e Marine Le Pen, Matteo Salvini, Jair Bolsonaro e Viktor Orbán. Secondo Fukuyama “La politica di guerra ha esposto apertamente le loro tendenze autoritarie”. (hvg)

Farmaceutico a rischio

Tra le grandi aziende ungheresi che tremano per la guerra in Ucraina c’è il polo farmaceutico Richter Gedeon, con importanti stabilimenti in Russia, preoccupata per gli effetti delle sanzioni sulla produzione. Il punto sul settore farmaceutico ungherese come su quello energetico su (hvg360+)

Orbán isolato nei V4

L’amicizia di Viktor Orbán con Putin è una bomba a orologeria nel rapporto speciale ungherese-polacco e mette in serio pericolo l’allenza tra i due paesi a partire dai temi di Difesa. Tra i quattro di Visegrád, ora Praga potrebbe sostituire Budapest come nuovo stretto alleato di Varsavia. Simbolo di questo cambiamento il mancato arrivo degli abituali ospiti polacchi pro Orbán alla recente festa nazionale del 15 marzo, e, viceversa, la presenza di Donald Tusk sul palco dell’opposizione. Tusk che conosce Orban dagli anni 90 aveva detto di lui: “Abbiamo sempre cercato di essere fedeli l’un l’altro. Non importa quanto sia cambiato in questi anni, ora è di sicuro il mio punto debole” (hvg 360)

L’avvocato del diavolo

Non scoppieranno scandali sessuali, denunciati dal sedicente avvocato del diavolo, da qui alle elezioni, ha detto Marki-Zay. Secondo il leader dell’opposizione non usciranno nuovi video o articoli compromettenti come quelli che nel 2019 costarono le elezioni a più di un esponente di Fidesz, per conto di un anonimo, ma molto ben informato blogger (telex)

Per 1/4 degli elettori di Fidesz colpa dell’Ucraina

Secondo il 64 % degli ungheresi per il conflitto in corso al confne ungherese si può parlare di aggressione russa contro l’Ucraina, percentuale che però scende al 44% se si considerano solo gli elettori di Fidesz. Un quarto di questi danno all’Ucraina la colpa dell’escalation militare, è quanto emerge da un sondaggio di Publicus (Nèpszava)

Sciopero della scuola

Alcune migliaia di studenti delle superiori si sono raccolti ieri davanti al Parlamento in segno di solidarietà allo sciopero, di più giorni, indetto dal sindacato degli insegnanti, che faticosamente prende corpo in una Ungheria in cui scioperare è molto complicato. (nèpszava) Secondo il ministero però ben l’87% dei docenti non ha preso parte all’astensione dal lavoro (Telex)

Sulla porta dell’inferno

Nel 2014 è fuggito da solo da Doneck, aveva solo 13 anni, e ha riparato a Mariupol, dove ha cominciato a inseguire il suo sogno di calciatore professionista. Nel 2017 è stato segnalato alla squadra di Munkachevo, a pochi chilometri dal confine ungherese e di qui è passato al Kisvarda, in Ungheria, dall’altro lato della frontiera, dove ora è il portiere titolare della squadra rivelazione dell’anno del campionato magiaro. Il nemzeti sport intervista Artem Odincov (NemzetiSport)

Orbán: 450mila Profughi

Orban esprime su Facebook la sua soddisfazione per l’accoglienza da parte dei corpidello stato degli oltre 450.000 profughi che il ministero stima abbiano passato la frontiera con l’Ucraina dallo scoppio della guerra. Ieri Orban era all’ospedale di Kisvarda, a pochi chilometri dal confine orientale, in visita a un ospedale pediatrico, già attivo con gli esuli dal conflitto del 2014. (index) Il governo stima l’arrivo di oltre 900.000 profughi dall’Ucraina Ma non c’è accordo sulle cifre fornite dall’UNHCR che parla di 270.000 arrivi al 15 marzo.

Nasce il bitcoin ungherese

Il movimento delle soluzioni, il movimento politico lanciato dall’ex re del porno ungherese Gattyan come terza via nella politica magiara lancia il fiorino digitale, moenta elettronica acquistabile per invito dagli iscritti al movimento. I lsuonom è EFT, fiorino elettronico. il vicepresidente del movimento ha affermato che se il bitcoin unggherese fosse stato introdotto in anticipo, oggi l’Ungheria non avrebbe debito pubblico e, anzi, un surplus di oltre 100 miliardi di dollari da rivolgere alla spesa per sanità e istruzione (index)

Multa ai libri “diversi” respinta

Il Tribunale di Budapest ha accolto il ricorso della casa editrice Lira contro la sanzione pecuniara di 250.000 fiorini della Regione di Pest per non aver segnalato sulla copertina che il libro “Che famiglia!” aveva contenuti “diversi dalla normalità” (telex)

No agli ignavi

HVG intervista l’attrice Vica Kerekes, molto attiva nel discorso pubblico ungherese. Riguardo alla posizione di Orban equidistante tra le due parti del conflitto dice che quando insegna recitazione, dice a ai giovani che la cosa più importante è l’empatia e la compassione. e che questo vale per tutta l’umanità: ognuno dovrebbe esercitarsi a sperimentare se stesso nella situazione dell’altro. “Chiunque dica che non sono affari nostri, non interferiamo, dovrebbe pensare solo a come sarebbe essere al posto del popolo ucraino. Orban non ha mai citato il nome Putin in questi giorni Come Orban, il presidente della Repubblica Ceca, Miloš Zeman, era vicino a Putin, ma nel suo discorso sulla guerra ha ammesso di aver sbagliato su di lui (hvg)

Boicottaggio ai mondiali di Budapest

La Federazione Nuoto tedesca ha dichiarato che potrebbe disertare i mondiali di sport acquatici che si apriranno a Budapest il 18 giugno, se, come attualmente previsto, vi partreciperanno anche gli atleti russi e bielorussi, seppur a titolo personale (Magyar Nemzet)



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Fonte: Live in Budapest

Foto di copertina: Coceancig/UngheriaNews