La Commissione europea ha lanciato una procedura di infrazione nei confronti dell’Ungheria per violazione della libertà accademica. L’azione è conseguente alla legge approvata in aprile dal governo ungherese che ha introdotto numerose restrizioni per le Università straniere in Ungheria. La legge, da molti chiamata legge anti-CEU (l’Università privata di Soros) ha prodotto numerose proteste nelle scorse settimane a Budapest.
La Commissione europea ha concluso dicendo che la legge non è compatibile con i diritti fondamentali del libero mercato, tra cui anche il diritto di provveddere a fornire servizi. Non solo però la Commissione ha sottolineato come la legge ungherese violi la libertà accademica e il diritto all’educazione previsti dalla Carta fondamentale dei diritti dell’Unione Europea.
Ora la palla torna nel campo di Budapest. Il governo ungherese modificherà la legge e la darà vinta al miliardario Soros oppure continuerà ad opporre resistenza, mantenendo fede ai numerosi cartelloni propagandistici che si posso trovare in Ungheria che ripetono lo slogan “Fermiamo Bruxelles!”.