Con i suoi 145,000 abitanti, Pécs è la quinta città più grande dell’Ungheria. Una città ricca di storia e dai tratti quasi mediterranei. Un tempo conosciuta come Sopianae, Pécs viene fondata dai romani agli inizi del II secolo e diventa subito un importante centro Cristiano, tanto che oggi le necropoli sono parte del patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Anche la più antica università ungherese si trova a Pécs, costruita nel 1347. E nonostante le diverse culture e religioni che hanno popolato la città nel corso dei secoli, Pécs è sempre riuscita a mantenere una status pacifico e di intermediario, soprattutto durante le guerre iugoslave, tanto che ancora oggi il motto cittadino è: “una città senza confini”. Oggi é una città molto vivibile, soprattutto grazie ai lavori di ristrutturazione del 2010, quando Pécs fu selezionata come capitale europea della cultura, insieme a Essen e Istanbul.

Come arrivare:

  • in macchina da Budapest grazie alla nuovissima autostrada M6 (circa 2 ore e 15 minuti);
  • In treno dalla stazione di Kelenföld (Budapest) e con un cambio a Százhalombatta (circa 3 ore e 15 minuti).

La cattedrale di Pécs

Costruita in stile romanico, la cattedrale è l’emblema della città e della perseveranza dei cristiani ungheresi durante i secoli. Oggi dedicata a San Pietro e Paolo, fu soprannominata la “piccola basilica” da Papa Giovanni Paolo II durante la sia visita in Ungheria. La chiesa fu costruita nel 1064, un lavoro colossale per l’epoca, che richiese la collaborazione di diversi architetti sia dall’Italia che dall’Ungheria. Ampliata durante il medioevo, subì numerosi danni durante l’invasione turca e una volta riconquistata, ogni vescovo la abbellì secondo lo stile dell’epoca. Oggi, nonostante i lavori di ristrutturazione dei primi del 900,  ha un aspetto ancora medioevale. A pagamento, è possibile anche salire sul campanile da cui si può ammirare una meravigliosa vista della città.

Cattedrale di Pécs

 

La necropoli cristiana

Fu scoperta solo nel 1975 ed è oggi annoverata nel patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. È il cimitero cristiano più grande mai ritrovato in Ungheria e, grazie alle monete rinvenute all’interno, si pensa possa risalire al quarto secolo. Si possono ancora ammirare resti di affreschi che raccontano scene sacre tratte dalla Bibbia e la ricostruzione di uno dei sarcofagi trovati all’interno quasi in ottime condizioni.

La moschea Pasha Gazi Kasim

La presenza di una moschea è senz’altro la caratteristica più affascinante della città. Ma nonostante le apparenze esteriori, all’interno è oggi un chiesa cattolica ancora in uso. Originalmente conosciuta come la chiesa di San Bartolomeo, dalla reliquia del Santo, portata in Ungheria durante le crociate, nel 1543 fu trasformata in moschea durante l’invasione turca. Si dice fosse così grande da competere con la moschea del sultano Selim a Istanbul. Dopo la cacciata dei turchi la chiesa tornò a essere cristiana e quello che vediamo oggi è frutto di recenti trasformazioni che hanno voluto mantenere l’esterno originale con un interno molto moderno.

La moschea Pasha Gazi Kasim

 

Le ceramiche Zsolnay

Il marchio Zsolnay, è ormai un simbolo della città dal oltre 160 anni, iniziata dall’inventore Vilmos Zsolnay. “Voglio sempre sostituire quello che c’è di buono, con qualcosa di migliore”, era solito dire. I pezzi della collezione Zsolnay sono oggi unici, rifacenti alla “ricetta” originale  del 1890. Anche il parlamento e la chiesa di Mattia a Budapest hanno ornamenti commissionati alla fabbrica Zsolnay.

Le terme di Harkány

Una volta a Pécs, una visita alla città termale di Harkány è d’obbligo. Scoperta come zona termale nel 1823, é oggi un’attrazione turistica per ungheresi e non. Le piscine si trovano sia all’interno che all’esterno, con una temperatura che varia dai 33 ai 38 gradi. È presente anche un centro Spa per massaggi, sauna e jacuzzi.

I vini di Villányi

È la città più soleggiata dell’Ungheria, con oltre 2000 ore di luce all’anno, il che la rende perfetta come capitale del vino. La strada principale è occupata da diverse cantine dove è possibile assaggiare vini locali. Fra i più famosi troviamo quelli della famiglia Gere, una delle cinque famiglie originarie che diedero il via all’attività vinicola di Villányi. Generalmente, i prezzi sono modici e il sapore diverso da qualunque vino di città.

Pljeskavica

 

Assaggiare cibi della cucina balcanica

Per la sua vicinanza con la penisola balcanica, a Pécs possiamo trovare numerosi ristoranti serbi, bosniaci e croati. Il più conosciuto è il Balkan Bisztrò, dove è possibile assaggiare deliziosi piatti come csevapcsicsi, pljeskavica o köfte. Consigliato esclusivamente agli amanti della carne.



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