Mercoledí verso le 21.00 un battello da crociera è affondato nel Danubio. Il tragico incidente è accaduto nella capitale ungherese, vicino al Parlamento, a causa di uno scontro con una larga imbarcazione turistica. Le operazioni di salvataggio e la ricerca delle persone scomparse nel fiume in piena si sono svolte in condizioni molto difficili, a causa delle difficili condizioni meteo, della corrente molto forte e del buio. Si aspetta tra l’altro da alcuni giorni la piena del Danubio che ha una portata molto alta a causa delle numerose piogge degli ultimi giorni. Secondo le autorità ci sono almeno 7 vittime e diversi dispersi che vengono cercati in tutto il tratto del fiume.

Qui il video dell’incidente:

Nella conferenza stampa di giovedì mattina la polizia ha aggiornato la situazione sulla tragedia del battello Hableány.

Sono 33 turisti sud coreani e i 2 membri ungheresi dell’equipaggio che sono naufragati la notte del 29 maggio quando il loro battello è stato urtato dall’imbarcazione turistica svizzera Viking Sygin. Imbarcazione molto più grande che organizza crociere sul Danubio. L’urto è avvenuto sotto il  pilone del ponte Margherita. La piccola barca scontratasi con la nave-albergo si è capovolta e subito è affondata, in 7 secondi tra le forti correnti del fiume in piena. Le operazioni di salvataggio sono iniziate subito coinvolgendo le forze della gestione delle emergenze, servizi di ambulanza, vigili del fuoco, polizia, ispettori subacquei, gruppi civili ed altre forze speciali in condizioni meteorologiche molto sfavorevoli.

Per ora il bollettino parla di 7 morti e 7 persone, leggermente ferite, salvate e ricoverate in ospedale, tutti coreani. Ci sono ancora però 21 dispersi tra cui anche gli ungheresi che secondo le autorità con grande probabilità sarebbero rimasti bloccati nel relitto sott’acqua.

La polizia aspetta testimoni oculari. Nella vicinanza del ponte Margherita sono iniziati i preparativi per recuperare i relitti dal fiume e iniziare ad effettuare le indagini sulle circostanze dell’incidente.

Qui un altra ripresa sull’accaduto:



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Foto: 24.hu, idokpep, atv