L’Ungheria al voto il 13 ottobre per rinnovare migliaia di amministrazioni locali. Sono 3177 i comuni al voto. Da Budapest ai centri minori passando per le grandi città del paese come Debrecen e Miskolc. La campagna elettorale infiamma le strade della capitale ma in ogni comune la battaglia è aperta e numerose sono state le polemiche. Vediamo insieme i casi più eclatanti.

SCANDALO SESSUALE A GYŐR

Sembrava procedere nella noia la campagna a Győr, importante città dell’Ungheria occidentale, quando uno scandalo ha travolto il candidato sindaco del Fidesz Zsolt Borkai, sindaco dal 2006.  Il Sindaco del Fidesz che ha sempre difeso con forza la famiglia tradizionale e i valori cristiani è stato travolto da uno scandalo sessuale. Da un blog sul web, ora chiuso dalle autorità, sono stati diffusi video e foto con il Sindaco ripreso in atti sessuali con più donne durante un festino al mar Adriatico. Il Sindaco ha dovuto ammettere l’autenticità del video ed ha accusato l’opposizione per questa campagna volta a screditarlo.

PERQUISIZIONE A CASA DEL CANDIDATO DELL’OPPOSIZIONE NELL’ VIII DISTRETTO

Un distretto molto combattuto a Budapest sarà l’VIII dove il candidato del Fidesz affronta András Pikó. A intervenire nella campagna elettorale è stata anche la polizia che ha avviato un’indagine, eseguito perquisizioni a casa del candidato dell’opposizione e sequestrato anche dei computer. Il tutto si è però rilevato un buco nell’acqua. L’accusa era che i volontari di Pikó stessero creando una banca dati degli elettori. Violando i diritti della privacy. Per questo l’ex sindaco Máté Kocsis, delfino di Orbán, ha denunciato il candidato dell’opposizione. Le indagini si sono concluse con un nulla di fatto. L’opposizione ha però denunciato la prevaricazione del governo ed ha anche organizzato una manifestazione in sostegno di Pikó criticando i “metodi russi” del Fidesz.

András Pikó, a sinistra, durante la campagna elettorale.

VOTO DI SCAMBIO: PATATE IN CAMBIO DI VOTI

In tanti comuni della campagna ungherese i candidati sindaci si sono proiettati in tante promesse, ma soprattutto tanti regali ai propri concittadini. A Tiszabura sono state regalate caramelle e patatine lanciate da un camioncino. Nel VII distretto di Budapest il candidato indipendente, ex-socialista, György Hunvald ha regalato patate agli elettori. Anche il sindaco di Újpest, Wintermantel Zsolt, si è prodigato nell’organizzare eventi culturali gratuiti con patate, caffè, tè e salsicce per gli anziani elettori. A tentare la carta del voto di scambio in cambio di patate è stato anche il Partito del Cane Ungherese a Due Code che ha ammesso di aver convinto 3 elettori a votarli in cambio di patate (foto di copertina). Il partito “comico” ungherese con questa iniziativa ha voluto evidenziare come il problema del voto di scambio sia un problema ancora molto serio in Ungheria.

IL CANDIDATO SINDACO BOMBA

A Szekszárd, ridente cittadina dell’Ungheria centrale, il candidato sindaco dell’opposizione unita si chiama Gábor Bomba. Nome che gli ha dato più problemi del solito. Gli avversari lo hanno infatti denunciato per campagna ingannevole. Secondo loro crea confusione con il nome del famoso drink energetico ungherese, Bomba! Il candidato non ha quindi potuto utilizzare i manifesti elettorali con il suo nome fino a pochi giorni prima del voto quando la commissione elettorale gli ha dato ragione.

Il candidato di Szekszárd Gábor Bomba

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