Budapest non sarebbe la stessa senza l’impronta Art Nouveau che caratterizza molti dei suoi luoghi. Tra gli scorci della città non passano inosservati i mosaici e le vetrate che decorano numerosi edifici, molti dei quali realizzati da Miksa Róth. Vi guideremo alla scoperta di queste piccole e grandi meraviglie – tenete gli occhi bene aperti per non farvele sfuggire!

Grandi progetti urbani – la Budapest del 1896, Miksa Róth e le prime commissioni

Era il 1896 quando in occasione delle celebrazioni dei mille anni della nascita dello Stato ungherese, venne organizzata la Fiera millenaria di Budapest. L’evento diede inizio ad un grande sviluppo urbano della città: tra i tanti progetti previsti, ci furono il monumento in Piazza degli Eroi e alcune splendide vetrate del Parlamento commissionate proprio a Miksa Róth – si narra che durante la seconda Guerra Mondiale esse furono smontate e nascoste nei sotterranei dell’edificio, adagiate su un letto di sabbia per cercare di proteggerle. Al momento della loro realizzazione, l’artista trentenne, era già stato avviato dal padre all’arte della pittura su vetro – lavorò infatti come apprendista nell’officina di famiglia, dove imparò le basi della pittura sul vetro e della lavorazione del vetro temperato.

La Fiera millenaria fu proprio l’occasione grazie a cui l’artista riuscì a dimostrare il proprio talento, sia affiancando il padre nell’esecuzione delle pitture sulle finestre del Palazzo Bobula nel viale Andrássy, che lavorando autonomamente.

miksa roth

Dettaglio vetrate Villa Körössy, Budapest

Un viaggio in Europa e il ritorno in Ungheria con un bagaglio di ispirazioni

A seguito di un viaggio in Europa che interessò diversi paesi, Miksa Róth tornò in Ungheria con un bagaglio di informazioni da cui spuntavano rigogliosi gli elementi stilistici dell’Art Nouveau e molto altro. C’erano i ricordi delle grandi cattedrali gotiche, le teorie di William Morris, le opere dei Pre- raffaelliti ma soprattutto, l’arte del mosaico appresa a VeneziaMiksa Róth sarebbe stato il primo ad importare in Ungheria il vetro Tiffany ed utilizzarlo nei suoi mosaici insieme ai materiali prodotti dalla manifattura Zsolnay di Pécs.

L’artista applicò gli insegnamenti, plasmando opere intrise della sua anima ungherese.
Tra gli elementi naturali delle opere non è raro imbattersi nel fiore di papavero e in numerosi personaggi della storia ungherese – ne è esempio Patrona Hungarie, mosaico sulla facciata della Török Bank in piazza Szervita che presenta le figure di Lajos Kossuth, István Széchenyi e Péter Pázmány. Si tratta di un capolavoro in cui migliaia di piccole tessere accostate una per una, definiscono un’immagine ricca di dettagli.

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Dettaglio di uno dei mosaici dei bagni Széchenyi

Sulle tracce di Miksa Róth dall’Ungheria…al Messico!

Il successo di Miksa Róth non tardò ad arrivare, come non mancarono le innumerevoli commissioni e le importanti collaborazioni con gli artisti del tempo, tra cui Imre Steindl, Miklós Ybl e Ödön Lechner.

A Budapest, più di cinquanta edifici presentano le tracce dell’artista: oltre al Parlamento già citato, si possono trovare al Castello di Buda, ai Bagni Szécheny, al Palazzo Gresham, sul mausoleo di Ferenc Deák al cimitero Kerepesi e in diversi spazi urbani come la Casa Szevera in via Kàroly, negli appartamenti Szedő in via Hajós e nella Villa Kőrössy.
È inoltre possibile visitare la Casa Museo dell’artista e vedere diverse opere al Museo di Belle Arti.

Numerosi sono anche i lavori realizzati fuori dall’Ungheria – il più noto di tutti al Teatro Nazionale di Città del Messico.

Che siano di piccole o grandi dimensioni, questi lavori sono il risultato di una maestria e di una cura di tempi lontani. Molti di essi si offrono gratuitamente per le strade in una città che è un museo a cielo aperto, esattamente dove cento anni fa Miksa Róth ha visto prendere vita i suoi progetti.



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Foto: welovebudapest.com, kozterkep.hu