Diversi ospedali sono a corto di personale, mentre le terza ondata continua a imperversare nel paese. Il 90% dei nuovi casi è dato dalla “mutazione inglese”.

Sia la Semmelweis a Budapest, che altri ospedali del paese hanno pubblicato annunci per richiedere l’intervento di volontari. Annunci che riguardano in primis studenti di medici, dentisti, chi ha svolto in passato corsi di medicina, ma anche semplici cittadini che hanno la possibilità di essere utili nella lotta contro il covid. Continuano quindi i gravi problemi nel sistema sanitario ungherese.

Sanità pubblica da anni al centro delle critiche e dei dibattiti politici ma che ha dimostrato tutta la sua debolezza negli ultimi mesi. Solo qualche giorno fa il ministro Gulyás aveva ribadito il grande numero ancora disponibile di posti letto e ti attrezzatura per la respirazione assistita. L’Ungheria ha acquistato numerose macchine per la respirazione assistita ad inizio pandemia (ne avevamo scritto qui). Quello che manca però è il personale. Stipendi bassi, contratti e condizioni sfavorevoli hanno da anni favorito l’emigrazione verso l’estero di dottori e infermieri.

Non da ultimo il nuovo contratto nazionale approvato solo poco fa è stato duramente contestato da alcune associazioni di categoria e 1 lavoratore su 20 del sistema sanitario non ha rinnovato il contratto. Una situazione che ha visto il 5% del personale lasciare la sanità pubblica proprio mentre la terza ondata sferra il suo attacco più forte.

I numeri di oggi 22 marzo

Oggi si sono registrati 9.046 positivi al covid e 189 decessi. Dopo i record dei giorni scorsi numeri lievemente più bassi, ma sempre molto alti. Basti pensare che l’Ungheria è terza al mondo per numeri di decessi in base alla popolazione (non considerando i micro Stati). E continuando con questi trend è possibile che l’Ungheria diventi il paese al mondo con il maggiori numero di decessi in proporzione alla popolazione.

Più di 11.000 le persone ricoverate negli ospedali e più di 1.300 le persone in respirazione assistita. Numeri mai stati così alti.

Vaccinazione: due nuovi vaccini approvati

Il governo continua a sottolineare che l’unica arma per combattere efficaciemente la pandemia è la vaccinazione. L’Ungheria è il paese in UE nel quale più vaccini sono stati approvati. Proprio oggi sono stati approvati altri due vaccini orientali: il cinese CanSino (che richiede solo una dose) e l’indiano Covishield. Nelle prossime settimane poterbbero quindi venire utilizzati anche questi vaccini.

Intanto il numero di vaccinati con una dose ha superato il milione e mezzo di persone. Secondo il primo ministro, Orbán, si potrà giungere a una graduale riapertura delle attività dopo che si saranno vaccinate 2,5 milioni di persone. Numero previsto per metà aprile, dopo Pasqua quindi.    



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