Prezzi calmierati, reintroduzione della tredicesima per i pensionati, esenzione dalle tasse sui redditi per i giovani under 25, maggiore supporto per le famiglie. Queste sono solo alcune delle misure adottate (o in procinto di essere adottate) dal governo ungherese per favorire l’economia del paese.

PIL in crescita, supera la Germania

Infatti, seppure il 2021 sia stato un anno pesante per molti settori, primo fra tutti quello sanitario, seguito dal turismo, l’economia ungherese in generale non si è fermata, anzi. È cresciuta del 6.8%, un incremento considerevole se paragonato a quello di altri Paesi dell’Ue, come la Germania che invece è cresciuta di poco oltre l’1% o la Francia, appena sopra il 5%.

“Abbiamo sempre avuto degli obiettivi che volevamo raggiungere. E quale miglior momento per provarci se non dopo il miglior anno economico mai avuto?,” ha dichiarato il primo ministro Viktor Orbán, durante la sua consueta apparizione a Kossuth Rádió, a fine gennaio.

Secondo il ministro degli affari esteri Péter Szijjártó, la crescita economica è anche da attribuire alle aperture anticipate messe in atto dall’Ungheria e che hanno dato al Paese un vantaggio economico rispetto agli altri membri dell’Unione.

Frenare l’inflazione: prezzi calmierati

A febbraio è iniziato anche il periodo di prova dei prezzi calmierati per 7 prodotti alimentari di uso comune, che ritornano ai livelli del 15 ottobre 2021 e saranno in vigore, in questa prima fase, per tre mesi.

Tutto per cercare di rallentare l’inflazione (la cui stima dell’Eurostat per Bruxelles si aggira addirittura all’8,5%), causata innanzitutto dai prezzi record dell’energia, a loro volta causati da situazioni geopolitiche, condizioni climatiche particolari, una riduzione di investimenti nel settore del gas naturale ecc.

Tredicesima per i pensionati e aumenti salariali

Importante intervento del governo anche per aumentare i salari di diverse categorie e le pensioni. 

Da febbraio ritorna la tredicesima per i pensionati, mentre viene aumentato anche il salario minimo: per i lavoratori non qualificati, 200.000 fiorini mensili lordi e per i lavoratori qualificati, 260.000 fiorini lordi.

Importanti aumenti salariali nel 2022 riguardano invece: +20% lavoratori della cultura e settore socio-culturale e asili nido, +10% esercito e polizia, +21% infermieri delle cure primarie, +10% insegnanti, aumentato anche lo stipendio di Sindaci e dei lavoratori socialmente utili.

Tagli fiscali: un altro record ungherese

Per quanto riguarda la tasse, il ministro delle finanze Mihály Varga ha annunciato tagli per circa 1.500 miliardi di fiorini nel 2022. Le imposte sui salari passano dal 17% al 13%; i contributi sociali versati dalle aziende sono stati ridotti di 2,5 punti percentuali mentre il contributo alla formazione professionale è stato abolito.

Under 25 esentati da imposta sul reddito del 15%

Chi ha meno di 25 anni sarà esentato dal pagamento dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (15%). Non solo l’esenzione si riferisce agli stipendi (sotto contratti di assunzione) ma anche alle entrate come liberi professionisti, ai permessi per malattia e ai redditi in regime forfettario. I benefici si possono vedere sin da subito: già dallo stipendio di gennaio, infatti, versato ai primi di febbraio, i giovani under 25 avranno visto fino a 65.000 fiorini in più sui loro conti corrente.

Secondo l’Eurostat quindi, l’Ungheria ha fatto tagli fiscali fra i più alti dell’ultimo decennio: di quasi il 10% fra il 2009 e il 2020. La Romania si avvicina molto con una riduzione del 6.1% ma ci sono Paesi come il Portogallo che invece hanno visto una crescita del 5%.

Misure dettate anche dall’avvicinamento dell’appuntamento elettorale

Le diverse misure economiche adottate dal governo, e il pacchetto in favore delle famiglie che verrà rinnovato in primavera, preparano il terreno alle elezioni parlamentari che si terranno il 3 aprile di quest’anno. Misure che hanno un forte incentivo nella crescita dell’economia e dello standard di vita degli ungheresi ma che hanno avuto come conseguenza anche una forte crescita dell’indebitamento del paese.



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Foto:  pestisracok