Il ministro delle finanze ungherese Mihály Varga ha presentato la bozza della legge di bilancio per l’anno 2024, affermando che, vista ancora la situazione incerta dovuta dalla guerra in Ucraina, il governo si concentrerà sulla sicurezza del Paese. Rimarranno comunque fra le priorità, il supporto alle famiglie, aumenti delle pensioni e degli stipendi e una diminuzione dei costi dell’energia.

Secondo le prime stime, la crescita economica del Paese dovrebbe attestarsi al 4% con un’inflazione al 6% (ricordiamo che settembre 2022, l’inflazione aveva raggiunto il 20,1%, un dato che non si registrava nel paese dal 1996). 

Energia: ancora prezzi bloccati

Oltre 1,360 miliardi di fiorini verranno allocati per ridurre i prezzi dell’elettricità, con l’obiettivo di far rientrare l’Ungheria fra i Paesi più economici in termini di energia elettrica.

Secondi i dati di ENTSO-E, l’ente che unisce 43 operatori della trasmissione elettrica di 36 Paesi europei, i prezzi dell’elettricità in Ungheria ad aprile 2023 si aggiravano intorno ai 106 euro/MWh, di contro ai 122 euro della Polonia o i 135 euro dell’Italia, ma comunque superiori ai prezzi di Germania (100 euro/MWh) o Spagna (74 euro MWh).

Nei giorni scorsi l’Unione europea si era detta contraria a un ulteriore ribasso sui prezzi, ma Varga ha chiarito che la Commissione non ha nessuna voce in capitolo e i prezzi continueranno ad abbassarsi anche per il prossimo anno.

2% per la difesa

Come anticipato, il disegno del budget prevede oltre 1,310 miliardi di fiorini per il settore della difesa, ossia oltre il 2% del PIL.

Pensioni e stipendi

Rimane anche il supporto economico alle famiglie con circa 3,307 miliardi di fiorini allocati per questo settore. Si prevede invece un aumento delle pensioni di circa 6,542 miliardi di fiorini. Varga ha specificato che se la crescita del Paese dovesse superare il 3.5% (le stime per ora indicano il 4% ma sono molto ottimiste), allora il governo prevede ulteriori 20.5 miliardi di fiorini per il sistema pensionistico e 449 miliardi per le tredicesime (sempre delle pensioni).

Al settore istruzione sono stati allocati 3,434 miliardi di fiorini e 3,225 miliardi per il sistema sanitario, con “aumenti salariali significativi” per insegnanti e infermieri.   

Riguardo agli stipendi degli insegnanti, di cui tanto si è discusso nei mesi (e anni) scorsi attraverso numerose proteste in tutto il Paese, Varga ha nuovamente puntato il dito contro Bruxelles, dicendo che gli aumenti potrebbero essere addirittura del 20% se i problemi con la Commissione vengono risolti in tempo e i fondi Ue sbloccati.

Il disegno di legge verrà ora discusso in parlamento fra il 13 e il 15 giugno mentre la votazione finale è prevista per il 7 luglio, nel corso di una seduta parlamentare straordinaria.



Per rimanere sempre informato sull’Ungheria: clicca qui!

 

© Riproduzione riservata

Foto: profilo Facebook di Mihály Varga.