Nel giorno in cui è stato annunciato un nuovo record di infezioni e morti giornalieri da COVID19, rispettivamente 2.032 e 46, il governo ungherese, per mezzo del suo portavoce Gergely Gulyás, ha rilasciato importanti informazioni tanto sui vaccini, sia anti-covid che anti-influenzali, che su altre questioni di rilevanza pubblica. 

CRISI EPIDEMICA

“Vediamo che la situazione epidemiologica si sta deteriorando in tutta Europa, e l’Ungheria non fa eccezione“, ha dichiarato Gulyás in apertura di conferenza stampa, commentando il nuovo record di casi registrati in Ungheria. “Sia il numero di infezioni che di morti sta aumentando“, ha aggiunto il portavoce, che però ha sottolineato anche che il rapporto tra il numero di morti ed i milioni di abitanti in Ungheria è migliore della media europea. 

Al momento il 47% dei letti in ospedale sono liberi, le operazioni di altro genere non sono state procrastinate, e a tutti sono garantite le cure necessarie. Inoltre, agli infermieri è stato riconosciuto un aumento salariale del 20% da novembre, e del 30% da gennaio.

Per quanto riguarda il numero di tamponi, nella giornata di ieri si è registrato il record di contagi, ma anche quello di tamponi effettuati. “Con la diffusione dell’infezione, crescerà anche il numero dei tamponi”.

“Non sappiamo quando raggiungeremo il picco dei casi“, ha detto Gergely Gulyás in conferenza stampa, rispondendo ad una risposta di una giornalista che chiedeva conferme circa la previsione fatta a suo tempo da Orbán, che stimava il picco per dicembre-gennaio

Per quanto riguarda eventuali restrizioni interne, Gulyás ha dichiarato che al momento non è in programma alcuna restrizione, “ma se facendo restrizioni possiamo salvare vite umane, allora le faremo”, ha dichiarato il portavoce del governo.

Infine, il portavoce ha sottolineato come non v’è alcuna intenzione di chiudere le scuole in seguito alla pausa didattica imposta per le feste (23 ottobre + “ponte dei morti”). 

I VACCINI

Per quanto riguarda i vaccini anti-Covid, il portavoce del governo ha annunciato che l’Ungheria riceverà 6.5 milioni di dosi, una volta che il vaccino di AstraZeneca sarà commercializzato. Il prezzo di queste dosi sarà pari a 13 miliardi di fiorini. 

Per quanto riguarda invece il vaccino anti-influenzale, il governo dispone attualmente di 1.3 milioni di dosi, ma se necessario il governo provvederà ad ottenerne un maggior numero. 

TURISMO

Essendo ancora incerta la data in cui sarà possibile riaprire il paese al turismo dall’estero, il governo ha deciso di confermare gli sconti sul circuito SZEP kartya. Inoltre, Gulyás ha ripetuto quanto già chiesto da Orbán nelle settimane scorse, ossia di evitare vacanze all’estero questo inverno, specie alle piste da scii. Misure per prevenire l’utilizzo delle piste da sci nel paese potrebbero essere prese dal governo.

ECONOMIA

Per quanto riguarda le misure economiche, il governo non sa ancora a quanto ammonterà il salario medio per il prossimo anno, mentre le pensioni subiranno un aumento dell’1.2% rispetto all’anno scorso. Un’altro punto di domanda al momento riguarda anche lo stipendio minimo dei lavoratori pubblici, che verrà fissato più avanti durante l’anno in corso. 

In generale, ha detto Gulyas, è difficile fare una previsione economica complessiva dell’anno a venire, in quanto tutto dipenderà da quanto durerà ancora l’attuale epidemia, e se dovranno essere imposte nuove chiusure.

 

 

 

 



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Foto: kormany.hu