Il parlamento ungherese è pronto a prolungare per un altro mese le restrizioni attualmente in atto, dunque fino al 1 marzo. È quanto annunciato da Gergely Guylás, il portavoce del governo, nel corso della conferenza stampa di questa mattina.

“Si potrà parlare di un allentamento delle restrizioni solo in due circostanze: nel caso in cui il numero dei contagi diminuisca o nel caso in cui un sufficiente numero di vaccini sia disponibile,” ha detto Guylás.

Guylás ha dunque ribadito che la quantità di vaccini al momento disponibile non è sufficiente per una inoculazione di massa. Delle 27 milioni di dosi iniziali del vaccino Pfizer, circa 8.5 milioni sono giunte nell’Unione europea, per essere poi ulteriormente distribuite fra i Paesi membri. “Non abbastanza,” ha definito Guylás.

Alla domanda quando le misure restrittive potranno venire allentate Guylás si è mantenuto sul vago. Il governo è in costante consultazione con virologi e specialisti i quali, al momento, trovano le decisioni del governo pienamente giustificabili.

Un’apertura definitiva si avrà solo quando sarà possibile effettuare vaccinazioni di massa,” ha detto Guylás ancora una volta.

Comunque, nel caso ci dovessero essere degli allentamenti i primi a beneficarne saranno proprio i ristoratori e proprietari di locali, alcuni dei quali hanno anche deciso di sfidare le regole attuali per sopperire a mesi di totale inattività. 

Secondo Guylás, si deve lavorare per arrivare a un tasso di vaccinazione almeno del 70%. E per raggiungere questo obiettivo tutti i vaccini devono essere presi in considerazione. Per esempio, il vaccino inglese AstraZeneca non ha ancora raggiunto l’approvazione dall’Ue, ma ha consentito alla Gran Bretagna di inoculare già il 4% della popolazione (nell’Ue, la media di vaccinati si aggira intorno all’1%). Il vaccino russo Sputnik ha appena ricevuto il via libera dalle autorità ungheresi dopo due mesi di analisi e lo stesso percorso si prevede per il vaccino cinese che, se approvato, potrebbe vaccinare l’intera popolazione ungherese nel giro di qualche settimana.



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