In Ungheria si potrà usare anche il vaccino cinese Sinopharm. Continua con tutta l’intensità possibile l’attività del governo ungherese per vaccinare quante più persone possibile. Come ha ribadito il premier Orbán, solo quando la campagna di vaccinazione sarà ad un livello avanzato ci potranno essere allentamenti alle restrizioni. 

VACCINO CINESE E CONTRATI CON LA UE

Un’attività che ha più volte messo in contrasto l’Ungheria con l’Unione Europea. Budapest infatti fin da subito ha fatto sapere che intende utilizzare qualsiasi vaccino efficace, indifferentemente dal paese di produzione. Orbán ha subito aperto al russo Sputnik e a quello cinese attirandosi le iree di Bruxelles. 

Notizia di poco fa che quindi l’Országos Gyógyszerészeti és Élelmezés-Egészségügyi Intézet (OGYÉI), l’istituto con il compito di approvare l’utilizzo di medicinali in Ungheria ha dato il via libera al vaccino cinese. Vaccino che però, come nel caso dello Sputnik, non sono ancora stati autorizzati dalle autorità europee. Anche se l’EMA ha fatto sapere di stare valutando il vaccino di Mosca. Anche in UE infatti dopo il taglio dei quantitativi dei vaccini ordinati si sta iniziando a guardare ai vaccini dell’est

Il vaccino cinese ha ricevuto l’autorizzazione all’utilizzo in Cina il 30 dicembre e viene utilizzato per le persone tra i 18 e 59 anni, garantendo un successo di quasi l’80%. Il vaccino in Europa viene già utilizzato in Serbia. 

VACCINARE IL MAGGIOR NUMERO DI PERSONE

Nella sua intervista settimanale il premier Orbán ha anche ricordato che:

  • la campagna vaccinale prosegue senza sosta,
  • a breve si inizierà a vaccinare le persone che si sono registrate sul sito, dando precedenza ad anziani e persone con altre patologie,
  • per ora si sono registrate 2 milioni di persone, troppo poche per raggiungere l’immunità di gregge,
  • si possono raggiungere le 880.000 persone vaccinate a fine marzo, ma con il vaccino cinese anche il doppio,
  • non è giunto ancora il momento di aprire le attività di ristorazione. 

SULLE MANIFESTAZIONI DEI PROSSIMI GIORNI

Il premier ha invitato gli imprenditori del settore ristorazione ad avere pazienza e a non aprire le attività. Un particolare riferimento alle manifestazioni annunciate per i prossimi giorni. 

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Foto: index.hu