L’Ungheria è un paese rinomato per la sua architettura, le terme e la cucina famosa in tutto il mondo. E così mentre Budapest ruba sicuramente la scena per i motivi che ben sappiamo, l’Ungheria in realtà è molto più della sua stupenda capitale. Per vivere una più autentica cultura e tradizione magiara si consiglia caldamente di visitare l’entroterra fatto di deliziose cittadine fatte apposta per attrarre il viaggiatore interessato e motivato. E quale miglior momento dell’anno per effettuare un tour del paese se non in autunno cogliendo appieno i suoi colori, fragranze ed atmosfere!

Gödöllő e il castello di Sissi

Ad appena 30 km da Budapest si trova una gemma nascosta chiamata Gödöllő, facilmente raggiungibile anche con i mezzi pubblici, con l’HÉV (H8, in partenza da Örs Vezér tere), treno e Volánbusz. L’attrazione principale della città è Palazzo Grassalkovich, una bellissima stately house barocca aperta al pubblico. Il palazzo è un’antica dimora dell’imperatore Francesco Giuseppe e soprattutto della sua consorte, la famosa Elisabetta-Sissi. Conosciuta anche come città dei parchi, sono disponibili diverse splendide aree e spazi verdi nei suoi dintorni. La maggior parte delle altre attrazioni si trovano a pochi passi dal palazzo reale, tra cui il Museo Civico di Gödöllő e la celeberrima Università di Agraria, la prima del paese.

Castello Grassalkovich gödöllő

Castello Grassalkovich. Foto: godollo.ezalenyeg.hu

Eger e dintorni: storia, vino e natura

In direzione quasi opposta si trova invece Eger che ha avuto una notevole influenza nella storia ungherese specialmente in relazione alla lunga occupazione ottomana evidenziata  dai bagni turchi e l’ultimo minareto esistente in città. Altre attrazioni storiche includono il Castello di Eger costruito per combattere la precedente invasione mongola del tredicesimo secolo  e molti edifici barocchi il più famoso dei quali è il Lyceum, la sede principale dell’università risalente al XVIII secolo. Eger si sa, è nota anche per il suo vino, il famoso Egri Bikavér (Sangue di toro), da degustare in una delle vicine valli, la Szépasszonyvölgy (Valle della Bella Signora). Per chi ama la natura si consiglia la visita del vicino Parco Nazionale del Bükk, a meno di un’ora di distanza.

Eger

Il centro storico di Eger. Foto: istockphoto.com

Il villaggio rurale di Hollókő

Proseguendo da Eger verso nord-ovest si raggiunge il villaggio ungherese di Hollókő recentemente inserito nella lista dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. Il paesino è di estrema importanza perché è un esempio ben conservato del tipico villaggio rurale ungherese risalente al XVII secolo riuscendo ad evocare l’autentica vita rurale ungherese dei secoli passati. Hollókő è inserito in un ambiente naturalistico che presenta paesaggi mozzafiato dov’è possibile effettuare trekking e ciclismo.

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Hollókő. Foto: magyarorszagom.hu

Esztergom, ex capitale del Regno d’Ungheria 

Continuando verso occidente in direzione della cosiddetta Ansa del Danubio e tralasciando Szentendre sicuramente ben conosciuta e visitata più volte dai residenti, si approda ad Esztergom anch’essa determinante nella storia d’Ungheria in quanto ex capitale del Regno Ungherese e sede d’incoronazione di vari re della dinastia Arpadiana incluso Stefano I, il primo re cristiano d’Ungheria fatto poi santo. Adagiata sulla sponda destra del Danubio, Esztergom annovera diversi monumenti tra i quali la celebre Basilica, il Palazzo del Castello Reale e il Museo del Castello che conducono anche alla Sala di Santo Stefano, lo spazio meglio conservato del XII secolo.

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La Basilica di Esztergom. Foto: heygo.com

La cittadella medievale di Visegrád 

Non lontano da Esztergom si trova Visegrád con la sua antica fortezza-cittadella medievale del primo Rinascimento fatto costruire da re Mattia Corvino come residenza estiva, situata sul cucuzzolo del monte che sovrasta la vallata del Danubio. Nel 1335, re Carlo Roberto (Károly Róbert király) ospitò a Visegrád un congresso con il re di Boemia, Giovanni e il re polacco, Casimiro III volto a creare le basi politico-diplomatiche per una pace tra i tre regni dell’area danubiana assicurando un’alleanza strategica politico-economico-commerciale tra Polonia e Ungheria nei confronti l’Austria asburgica. Lo spirito aggregante di quell’evento colto come segnale di buon auspicio indusse nel 1991 i capi di governo di Ungheria, Cecoslovacchia e Polonia a riunirsi nello stesso posto per dar vita ad un’organizzazione internazionale regionale, il Gruppo di Visegrád appunto (oggi Visegrád 4).

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La cittadella di Visegrád. Foto: lifemagazin.reblog.hu



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