Dimitry Ljasuk è stato decretato il vincitore dell’Atlas Award 2022 durante una cerimonia di gala organizzata da ITL Group e MVÜK.

Il premio è stato concepito per premiare i professionisti che si ispirano a un approccio etico, sostenibile e creativo (la filosofia E.S.C.) nella gestione delle loro aziende operanti in Ungheria, con le quali impegnano attivamente a dare forma a un mondo migliore.

Nella splendida cornice della villa di Haris Park, abbiamo ospitato 120 ospiti della comunità imprenditoriale ungherese che si sono immersi in un’esperienza di gioco e riflessione sui temi dell’etica, della sostenibilità e della creatività.

L’evento è stato organizzato in collaborazione con MVÜK, un vero e proprio changemaker che da anni è attivo in numerose iniziative di networking e di impatto sociale. L’evento é stato reso possibile anche grazie a BMW Budapest Motors che ha ha fatto le cose in grande e ha esposto la nuova BMW i4 con i suoi nuovi standard in termini di sostenibilità al centro della sala. Partner fondamentali dell’intera edizione 2022 sono: Silvia Merighi, fondatrice di MSP Group, Bernardino Pusceddu, fondatore di Comagro Sardo e Omar Balducci, Direttore Commerciale Europa Centrale e Orientale Lucart Group e portavoce di Lucart Kft.

Come si è arrivati al premio

Il percorso dell’edizione 2022 dell’Atlas Award dopo il lancio ha visto 3 appuntamenti: il 6 luglio e il 6 settembre (di cui abbiamo scritto qui) e la serata conclusiva ad Haris Park il 6 ottobre. Dopo una fase di nomination aperte a tutti, una giuria ha finalmente individuato il vincitore, il “Business Hero” dell’Atlas Award 2022.

I membri della giuria

I membri della giuria di questa edizione erano: Omar Balducci, Resident Cluster Sales Manager di Lucart Group; Tamás Botka, Editore del Budapest Business Journal; Róbert Ésik, Ex-Presidente dell’HIPA; Alessandro Farina, CEO di ITL Group; Mandy Fertetics, Responsabile Sostenibilità ed Etica di MVÜK; Kristóf Kovács, Presidente del Rotary Club Budapest-City; Gábor Lévai, CEO Green Brands; Réka Matolay, Direttore del Corvinus Science Shop – Professore Associato; Silvia Merighi, CEO di MSP Group; Bernardino Pusceddu, CEO di Comagro Sardo; e Marco Veronese, Co-Fondatore di CrackingArt, artista e pittore digitale.

Prima di invitare la giuria sul palco, Alessandro Farina ha tenuto a sottolineare che la leadership funziona bene quando anche il team è eccellente.

Una menzione speciale, quindi, va a Luigino Bottega e a tutto il team (con un ringraziamento particolare a Irene Pepe e Szilvia Szlavitsek) che “mi hanno sostenuto fin dall’inizio di questa avventura. Un amico e un “libero pensatore” che ha anche scritto un libro molto arricchente sulla vita e sui valori”, ha detto Alessandro. Gli ospiti hanno potuto trovare una copia di “Io-Come vincere al gioco della vita” vicino alla piattaforma di sviluppo delle competenze “Accelium Hungary”, anch’essa partner dell’evento.

Finalisti, finaliste e vincitore

Tra i cinque finalisti e finaliste ad aggiudicarsi il premio vi erano Cleff Dicken von Oetinger, Zoltán Gazsi, Dimitri Ljasuk, Gréta Nagy, Giacomo Pedranzini.

Alla fine, ad aggiudicarsi il premio della seconda edizione di Atlas Award è stato Dimitry Ljasuk, fondatore di Pozitivo Digital Kft, una società creativa con sede a Budapest. Nato a San Pietroburgo (Russia) da madre ungherese e padre ucraino, dall’età di un anno ha vissuto in Ungheria, nelle città di Tatabánya, Pilisvörösvár, Karcag, Kisújszállás, Tiszafüred e Tiszaörvény. Ljasuk ritiene che l’uomo moderno si sia allontanato dalla natura e, pertanto, attraverso i suoi film desidera riavvicinarli. “Notala, scoprila e prenditene cura”: è questo il motto trasmesso dai film di Dimitry Ljasuk. Come spiega sul palco durante la cerimonia di premiazione, il suo amore per il Tibisco deriva da suo padre, che lo portava regolarmente a pescare.

Parlando del suo amato Tibisco, Ljasuk ci rivela come esso sia un luogo di riposo e riflessione per lui: “Mi ricarica costantemente e mi aiuta a ritrovare me stesso. Ma non basta ricevere dal Tibisco, bisogna anche dare. Ecco perché questo è anche uno dei miei messaggi principali: non mi limito a parlarne, ma agisco. Partecipo e organizzo raccolte di rifiuti e tutto ciò che può essere utile per il lago e il fiume. L’Ungheria ha molti luoghi bellissimi, e il lago Tisza è un vero e proprio scrigno! È anche per questo che il mio slogan viene utilizzato nei miei film: Notatelo, scopritelo e prendetevene cura!”

Gli “alleati” di Atlas Award 2022

A condividere quelli che sono i valori di Atlas Award vi sono anche quelli che Atlas considera essere i propri “alleati”, attraverso i quali creare un tavolo di discussione sui progetti presenti e futuri: nello specifico, si tratta di MVÜK, EuCham, Unindustria Ungheria, Rotary Club Budapest-City, Bátor Tábor e FirstMed.

La statua di Marco Veronese come premio

Il premio consegnato per l’Atlas Award 2022, creato da Marco Veronese, rappresenta il leggendario Atlante e l’Uomo Vitruviano di Leonardo Da Vinci che si uniscono per reggere il Mondo. In questa metafora, passato e presente diventano un tutt’uno nella prospettiva futura di costruire un mondo migliore per le generazioni a venire. Due gemme preziose completano l’opera d’arte: uno smeraldo brilla sull’Ungheria e un rubino brilla nel cuore dell’uomo.

Essendo la creatività uno dei tre pilastri, gli ospiti hanno potuto, anche questa volta, divertirsi a posare per Nastako, l’artista che ha dato vita a delle loro illustrazioni uniche accanto al premio.

Guardando la sala piena di persone accomunate da una visione comune, Alessandro Farina conclude: “La comunità imprenditoriale si sta evolvendo grazie a voi; unitevi ad Atlas World! Insieme per un mondo migliore”