Lo scorso aprile il Comitato ungherese dell’ICOMOS (International Council on Monuments and Sites) ha conferito il suo premio annuale alla miglior restaurazione alla storica sinagoga di via Rumbach a Budapest, i cui lavori di restauro sono terminati nella seconda metà dell’anno passato.

Facciata esterna della sinagoga Rumbach

La sinagoga di via Rumbach, che sorge nel cuore del VII distretto della capitale ungherese, assieme alla sinagoga neologa di via Dohány e a quella ortodossa di via Kazinczy, è uno dei luoghi ebraici più celebri ed importanti di Budapest. Costruita negli anni tra il 1869 ed il 1872 sui piani del celebre architetto viennese Otto Wagner, la sinagoga di stile moresco presenta una facciata con due torri a forma di minareto, mentre il suo interno riccamente decorato vede la presenza di una cupola e una parte centrale ottagonale.

La sinagoga è stata utilizzata per funzioni religiose dalla comunità ebraica fino al 1959, per poi essere ceduta allo stato e poi privatizzata nel 1989, per infine essere restituita alla comunità ebraica nel 2006. Il restauro, iniziato nel 2015, è stato interamente finanziato dallo stato ungherese, per un costo totale di 3.2 miliardi di fiorini (circa 10 milioni di euro). La sinagoga ed il suo complesso saranno utilizzati per diversi scopi culturali e religiosi e l’inaugurazione, prevista inizialmente per questa primavera, avrà luogo non appena terminerà l’attuale crisi per coronavirus.

Interno della sinagoga durante i lavori

Ogni anno l’ICOMOS ungherese conferisce un premio a tre progetti di restauro degni di nota e quest’anno, oltre alla sinagoga Rumbach, sono state premiate anche le restaurazioni della “casa del capitano”, risalente al XVIII secolo e parte del complesso del castello di Gödöllő, e la casa dello scultore Miklós Ligeti, costruita nel 1905-1906 sui piani degli architetti Zoltán Bálint e Lajos Jámbor.

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Particolare della decorazione interna

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Foto: Bódis Krisztián – We Love Budapest

Fonte: Jewish Heritage Europe